FIRENZE – Dopo una lunga attesa che ha creato non pochi problemi alle imprese agricole che hanno avuto la necessità di richiedere il DURC, l’Inps ha pubblicato il messaggio (n. 3774 del 4/11/2021), con il quale dà il via alle domande di esonero dei contributi previdenziali per le imprese agricole per i mesi di novembre e dicembre 2020 e gennaio 2021.
Rimane però sempre da definire ancora l’esonero per il mese di febbraio 2021, a cui sono interessate le sole imprese che esercitano attività vitivinicole, di produzione vino, di produzione di birra, agrituristiche (codice Ateco 01.21.00 Coltivazione di uva; 11.02.10 Produzione di vini da tavola e Vqprd; 11.02.20 Produzione di vino spumante e altri vini speciali; 11.05 Produzione di birra; 55.20.52 Attività di alloggio connesse alle aziende agricole; 56.10.12 Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole).
Sono interessate all’esonero in commento le imprese appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra, quindi, di fatto, tutte le imprese agricole, senza distinzione di codice attività (previsto invece per febbraio 2021): coltivatori diretti, IAP e datori di lavoro.
L’istanza telematica “Esonero contributivo art. 16-16 bis DL 137/2020 anno 2020-2021” è disponibile per i datori di lavoro nel “Portale delle Agevolazioni” (ex “DiResCo”), per i coltivatori diretti e Iap nel “Cassetto previdenziale Autonomi in agricoltura”, alla sezione “Comunicazione bidirezionale” > “Invio comunicazione”.
La domanda di esonero deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del messaggio, quindi entro il 4 dicembre.
Essendo in larga misura precompilata, l’istanza richiede un minimo ma sostanziale intervento dell’interessato. In particolare, all’imprenditore viene richiesto di imputare l’importo dell’esonero, definito separatamente per novembre e dicembre 2020 e gennaio 2021, in una o in entrambe le sezioni del “de minimis Covid” (Temporary Framework). La sezione 3.1 del Temporary Framework ha un solo parametro: il limite di 225mila euro complessivi, inerenti gli interventi agevolativi/contributivi/esonerativi, beneficiati a causa dell’emergenza sanitaria Covid 19, compreso l’importo dell’esonero in commento.
La sezione 3.12 invece, richiede il rispetto di diversi requisiti, tra i quali la perdita di almeno il 33% dei ricavi 2020 rispetto al 2019. Per la pressoché totalità delle imprese agricole, la sezione 3.1 dovrebbe essere più che sufficiente, per cui si tratta di sommare i due importi forniti dalla procedura Inps e riportarli nello specifico campo della sezione 3.1 e barrare la corrispondente casella.
L’imprenditore dovrà comunque verificare l’ammontare dei contributi Covid percepiti e se del caso, valutare se rientra o meno nei criteri della sezione 3.12 del Temporary Framework. Altro dato richiesto, il codice attività Ateco, che l’imprenditore può scegliere dal menu a tendina disponibile sul campo da compilare. Scaduto il termine fissato per la presentazione dell’istanza ed in caso di esito positivo dell’istruttoria della stessa, all’imprenditore verrà inviata una comunicazione PEC con l’importo autorizzato. La comunicazione verrà apposta anche nella sezione “News individuali” della posizione personale del “Cassetto previdenziale lavoratori autonomi”.
Il versamento di quanto dovuto, al netto della riduzione, dovrà essere effettuato entro 30 giorni dalla PEC di cui sopra. Se l’imprenditore ha già effettuato il versamento degli importi a suo tempo predeterminati e se l’istanza in commento è stata presentata nei termini ed una volta istruita risulta positiva, potrà richiedere la compensazione con la contribuzione da versare alle scadenze future.
L’istanza può essere presentata anche dagli imprenditori che per qualunque ragione non hanno ricevuto la tariffazione dei contributi nel 2021. L’esonero interessa tutti i soggetti iscritti all’Inps del nucleo aziendale e verrà determinato tenendo di conto delle riduzioni di cui l’imprenditore beneficia per altri motivi (zone montane, calamità, nuove attività imprenditoriali, ecc.). Per la compilazione e l’invio dell’istanza, gli iscritti alla Confederazione verranno contattati al fine di concordare un appuntamento.
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Fonte Cia Toscana