VERONA – Di nuovo insieme, in un vortice di emozioni. È stato questo il claim della 123esima edizione di Fieracavalli che si è chiusa oggi a Veronafiere.
E non poteva esserci espressione migliore per descrivere questa edizione che ha saputo riunire, dopo lo stop forzato e l’edizione digitale del 2020, l’intero panorama equestre in due fine settimana consecutivi: da 4 al 7 novembre e da venerdì 12 a oggi.
In sette giorni di manifestazione sono stati più di 100 mila gli operatori, gli atleti e gli appassionati che si sono ritrovati, in piena sicurezza e seguendo tutti gli standard previsti, nel quartiere fieristico veronese uniti dalla passione per il cavallo, per un palinsesto con oltre 200 eventi tra gare sportive, esibizioni, convegni, eventi, arte e sociale grazie anche all’importante collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e la Federazione Italiana Sport Equestri. Spazio anche al business, con i padiglioni commerciali e un incoming in collaborazione con ICE Agenzia che ha permesso l’arrivo di operatori provenienti dall’Europa ma anche da paesi inattesi quali Qatar, Thailandia ed Etiopia. Numerose le presenze di visitatori dai paesi dalla forte tradizione equestre come gli Emirati Arabi e Fieracavalli si conferma punto di riferimento anche per gli appassionati provenienti dall’Europa Orientale.
“Questa è stata l’edizione della ripartenza e ha confermato la centralità di Fieracavalli quale manifestazione di riferimento per il settore equestre in grado di riunire, intorno alla passione per il cavallo, sport, turismo, business e spettacolo – ha commentato il presidente di Veronafiere Maurizio Danese –. La presenza di operatori e pubblico in entrambi i weekend, ha premiato il lavoro e gli sforzi per mantenere inalterato il tradizionale palinsesto e proporre come in ogni edizione numerose innovazioni”.
“Fieracavalli intercetta il trend, accelerato dalla pandemia, di riscoperta delle attività outdoor, di turismo lento e di scelta di uno stile di vita più sostenibile e rispettoso dei ritmi della natura. – ha spiegato il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani – Lo confermano i numeri delle associazioni del mondo del cavallo che nei primi nove mesi dell’anno hanno visto aumentare i propri iscritti a doppia cifra, e lo confermano i numeri di questa edizione del salone di riferimento per il mondo equestre, che in questi due fine settimana ha saputo rappresentare ancora una volta tutte le discipline e la filiera. Ora guardiamo alla prossima edizione che tornerà al normale format su quattro giorni dal 3 al 6 novembre 2022”.
Tra le novità di questa edizione 123 si è visto l’esordio della competizione a squadre “Top Team” ideata da Scuderia 1918, la prima open call internazionale della mostra di arte equestre Art&Cavallo e il format espositivo ibrido di Cavalleria Toscana. Tra gli appuntamenti più attesi e seguiti la ventesima edizione della Coppa del Mondo di Salto Ostacoli Longines FEI Jumping World Cup™ nell’ambito di Jumping Verona che ha visto sul podio Simon Delestre in sella a Hermes Ryan, la Rassegna delle razze italiane organizzata da Mipaaf e AIA e il Concorso europeo riservato al Purosangue Arabo.
Rafforzata la collaborazione con FISE – Federazione Italiana Sport Equestri, che per la 123esima edizione di Fieracavalli ha messo in campo un programma di gare per professionisti ed amatori, nell’ormai consolidato format di ArenaFISE. Spazio anche per il panorama a stelle e strisce: alla scoperta dei cavalli di razza americana, alle discipline e a tutto lo stile di vita Western.
Ultimo ma non meno importante il turismo in sella con gli itinerari della Regione Veneto e l’inaugurazione proprio oggi di EQUIVIA, la prima ippovia urbana permanente in Italia. Un affascinante itinerario di 15 km alla scoperta di Verona, lungo gli argini del fiume Adige e nel centro storico.
La ventesima edizione di Jumping Verona, infine, è stata l’occasione per Fieracavalli, la più antica manifestazione del portafoglio della fiera di Verona, di diventare anche la più innovativa, lanciando i suoi non fungible token (NFT), gettoni crittografici garantiti dalla blockchain- con cui gli appassionati hanno potuto seguire a Verona le gare di salto ostacoli della Longines FEI Jumping World CupTM, diventando al contempo collezionisti di ricordi digitali.