ROMA – “Il riso è un cereale arrivato da lontano nel nostro paese molto tempo fa ma che ora fa, a tutti gli effetti, parte della nostra cultura e della nostra quotidianità tanto che in Italia ci sono oggi 217 mila ettari coltivati a riso e 200 varietà, una ricchezza unica al mondo”.
Lo ha evidenziato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, intervenendo a “Il mondo in un chicco di riso: storia, scienza, nutrizione ed economia del secondo cereale più consumato”, evento conclusivo del Festival Cerealia 2021 che si è tenuto a Roma presso la sede di Confagricoltura.
“L’Italia – ha ricordato il sottosegretario – è il paese che produce più riso in Europa avendo oltre il 50 per cento della superficie totale coltivata in Ue. Perfino la Cina, primo produttore mondiale, ha scelto l’Italia come paese importatore perché il nostro prodotto è riconosciuto di altissima qualità. È impossibile parlare di Made in Italy nel mondo senza pensare al riso, un’eccellenza che tale deve rimanere. Purtroppo quest’anno c’è stato un calo importante di produzione, causato sia dalle condizioni climatiche sempre più avverse, sia dall’aumento dei prezzi delle materie prime.
Nella prossima Pac inoltre – ha continuato Centinaio – si prevede un calo dei pagamenti ai risicoltori fra il 50 e il 70 per cento. Non vogliamo che questo incida né sulla quantità né sulla qualità, per questo al ministero stiamo lavorando per trovare altre forme di aiuti per sostenere la filiera. In questi mesi – ha infine concluso il sottosegretario – cercheremo anche di evitare che un flusso eccessivo da paesi come Cambogia e Birmania metta in crisi il riso europeo come accaduto negli ultimi anni”.