Braccianti agricoli dimenticati nel post pandemia. Mantegazza (Uila-Uil): Riforme fiscali li penalizzano

ROMA – “Le dichiarazioni del dottor Giordano sulle categorie di lavoratori dimenticati nel post Pandemia toccano il cuore e dovrebbero far riflettere anche chi continua a ignorarli. I braccianti e tutti i lavoratori precari subiranno una decurtazione ulteriore dei loro bassi redditi a causa della riforma degli assegni familiari che entrerà in vigore l’anno prossimo e, a quanto sembra dalle prime simulazioni, non beneficeranno di alcun vantaggio dalla riforma dell’Irpef”.

Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza commenta le dichiarazioni del direttore generale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, fatte nell’ambito di un convegno svoltosi ieri a Taranto.

“Le famiglie dei braccianti con figli minori a carico, in particolare” spiega Mantegazza “a parità di reddito guadagneranno meno dei percettori di reddito di cittadinanza, dovendo pagare tasse e contributi a differenza di questi ultimi. La Uila, da sempre impegnata per difenderli e tutelarli contro le violazioni e gli abusi, chiede e pretende oggi da parte della politica un maggior rispetto nei confronti dei lavoratori agricoli che durante la pandemia non si sono mai fermati e hanno continuato a lavorare per portare cibo sulle tavole dei consumatori; rispetto e considerazione, che al contrario, sono progressivamente venuti meno”.

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