ROMA – “Approvare la legge sul biologico è un dovere nei confronti degli imprenditori agricoli che hanno investito, e continuano a farlo in maniera consistente, in questa tipologia di pratica agricola sostenibile. Perciò prendo atto, con forte rammarico, della mancata calendarizzazione della norma nel mese di dicembre come emerso dall’esito della capigruppo di Montecitorio.
Chiaramente il mio auspicio, come relatore del provvedimento, è che la legge approdi in Aula a inizio 2022 e chiedo, dunque, ai primi firmatari della norma stessa di farsi promotori della sua calendarizzazione nel prossimo trimestre. La proposta attende solo il voto definitivo della Camera, dopo aver incassato l’approvazione a larghissima maggioranza in commissione Agricoltura ad agosto e, prima ancora, dei due rami del Parlamento”.
Lo dichiara il deputato Pasquale Maglione, esponente M5S in commissione Agricoltura e relatore della proposta di legge ‘Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico’.
“L’Italia è leader in Europa – prosegue – con il 15 per cento della superficie agricola utilizzata dedicata a colture biologiche ma, per raggiungere i target che le strategie comunitarie come il Green Deal ci pongono, dobbiamo raggiungere il 25 per cento. È nostro dovere, pertanto, fornire ai circa 82mila operatori biologici italiani una norma moderna che possa sostenere gli investimenti nel settore”.
“Inoltre, abbiamo già previsto, nel fondo correlato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una dotazione di 300 milioni di euro esclusivamente dedicata alla creazione di contratti di filiera e di distretto biologici” conclude Maglione.
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