FIRENZE – Oltre al rifinanziamento della Nuova Sabatini, il disegno di legge di bilancio per il 2022 dispone l’erogazione del contributo non più in unica soluzione ma in più quote annuali, a condizione che il finanziamento sia superiore a 200 mila euro.
L’intervento supporta gli investimenti delle imprese, che alla presentazione della domanda di contributo risultano costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese e non
si trovano in condizioni tali da essere inquadrabili tra le “imprese in difficoltà”.
La Nuova Sabatini interviene a supportare gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali (quali i macchinari, gli impianti, le attrezzature e gli hardware) e immateriali (software e tecnologie digitali). Non interviene a supportare gli investimenti
inerenti terreni e fabbricati, beni usati o rigenerati.
Banche ed altri intermediari finanziari che hanno sottoscritto una specifica convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico, l’ABI e la Cassa depositi e prestiti,
concedono finanziamenti alle imprese sopra indicate, per sostenere i suddetti investimenti.
Il Ministero poi, interviene per erogare un contributo che attenua fino ad azzerarli, gli interessi correlati al finanziamento suddetto. L’ammontare dell’investimento può essere coperto interamente dal finanziamento bancario o da contratti di leasing, anche se assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino all’80% dell’ammontare del finanziamento.
Quest’ultimo deve avere durata non superiore a 5 anni e di importo compreso tra 20mila e 4milioni di euro. Il contributo erogato dal Ministero è correlato all’ammontare degli interessi, determinati convenzionalmente, su un finanziamento della durata di cinque anni
e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse del 2,75% per gli investimenti ordinari, del 3,575% per gli investimenti in tecnologie 4.0.
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