ROMA – “Il sistema di etichettatura Nutriscore è dannoso per tutti i prodotti agroalimentari italiani. Non possono esserci distinzioni”.
Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti che spiega come “negli ultimi tempi abbiamo registrato ripensamenti, anche a livello politico, in Francia e in Spagna a seguito, in particolare, delle forti contestazioni mosse dagli olivicoltori spagnoli e dai produttori francesi di formaggi”. “In vista delle iniziative che dovrà assumere la Commissione europea nel corso del 2022, non possiamo proprio ora indebolire la posizione negoziale del governo italiano” – puntualizza Giansanti.
Di recente, ricorda Confagricoltura, anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha preso posizione contro il sistema Nutriscore che penalizzerebbe senza basi scientifiche la Dieta Mediterranea, apprezzata dai consumatori in tutto il mondo. E il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, ha lanciato un’apposita sede di consultazione con il suo collega spagnolo.
Anche la firma del “Trattato del Quirinale” fornirà un’ulteriore occasione di discussione e approfondimento con le autorità di Parigi. “Confagricoltura è impegnata a sostenere con assoluta determinazione le iniziative assunte dal nostro governo a tutela dell’intero sistema agroalimentare italiano -sottolinea Giansanti – L’agroalimentare italiano vale complessivamente 220 miliardi, di cui le indicazioni di origine e di qualità (DOP e IGP), patrimonio ineguagliabile dell’Italia, incidono per l’11%”.
“Alla fine di quest’anno – conclude il presidente di Confagricoltura – l’export di settore potrebbe raggiungere il livello record di 50 miliardi di euro. L’intero sistema merita di essere tutelato nei confronti del Nutriscore” .
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