ROMA – In Italia o all’estero, a casa o al ristorante, a Natale o a Capodanno, saranno feste da record per le bollicine tricolori, con quasi 2 miliardi di brindisi attesi e un valore alla produzione di 236 milioni di euro.
Lo stima l’Osservatorio Unione italiana vini (Uiv)-Ismea, nel consueto focus sui consumi degli sparkling italiani, mai così elevati come quest’anno. Secondo l’Osservatorio, sono oltre 316 milioni le bottiglie italiane pronte per essere consumate durante le feste, il 18,3% in più dello scorso anno e il 50% in più rispetto a solo 5 anni fa. Di queste, quasi 3 su 4 sono destinate all’estero mentre sono circa 88 milioni le bottiglie (+14%) riservate per le feste alle tavole degli italiani, a cui si aggiungono le bollicine importate, pari a circa 5 milioni di bottiglie, anch’esse mai così numerose (+50% sul 2020).
A trainare gli imbottigliamenti sono tutte le principali denominazioni italiane, con crescite quasi ovunque in doppia cifra, a partire dal Prosecco Doc (+25%) fino all’Asti, dal Franciacorta al Conegliano Dogc, dal Trento all’Oltrepò, dall’Alta Langa al Lessini Durello ai Colli Asolani.
Per Uiv-Ismea, il 2021 è stato l’anno del rimbalzo per lo sparkling tricolore, che chiuderà l’anno a circa 900 milioni di bottiglie e un forte incremento delle vendite all’estero (+20% a volume). Buone notizie, rileva l’analisi, anche dai consumi interni: secondo Ismea/Nielsen, gli acquisti nella Grande distribuzione, nei primi 11 mesi, segnano un +22% in volume accompagnato da un +26% in valore rispetto al pari periodo 2020. Complessivamente, nel 2021 il valore alla produzione degli spumanti italiani supererà per la prima volta i 2,4 miliardi di euro; un incremento a cui si aggiunge un volume produttivo in costante ascesa (+170% nell’ultimo decennio). Oggi le bollicine sono arrivate a rappresentare circa 1/4 del totale delle esportazioni di vino italiano nel mondo.