DONORATICO (LI) – Bilancio di fine anno per la cooperativa Terre dell’Etruria. Un 2021 che ha visto molte novità, ottimi risultati e programmi importanti per il prossimo anno.
Dopo aver concretizzato i progetti di fusione con la cooperativa San Rocco, la cooperativa Co.pa.ca e Airone Green Center, che vanno ad irrobustire dal punto di vista patrimoniale e finanziario – spiega una nota di Terre dell’Etruria – nel mese di novembre 2021 è stata la volta di Ortofrutta Grosseto, che permette di consolidare la presenza nell’area sud della Toscana, (nel grossetano). Inoltre, parallelamente è stato svolto anche un grande lavoro di ristrutturazione, oltre 500 mq di superficie, nel punto vendita di Curanuova.
“Possiamo affermare di aver raggiunto un buon risultato – prosegue la nota stampa -, in linea con gli obiettivi di budget, per quanto riguarda i costi strutturali. Riguardo alla parte relativa ai ricavi, invece, possiamo affermare di aver superato le aspettative, soprattutto per quel che concerne le vendite al dettaglio. E’ stata infatti registrata una situazione positiva in tutti i nostri magazzini. Abbiamo lavorato bene con i nuovi clienti e siamo riusciti a consolidare le nuove presenze, ovvero coloro che si sono avvicinati nel periodo della restrizione. Una nota positiva ci viene anche dal reparto alimentari che ha rispecchiato molto bene le aspettative, se non addirittura superate”.
“Per quanto riguarda le filiere produttive, a fronte dei volumi di conferimento sostanzialmente allineati con l’anno precedente, possiamo evidenziare una crescita dei fatturati nella divisione cerealicola, a seguito dell’andamento del mercato dei cereali, e ortofrutticola, grazie alle nuove acquisizioni sull’areale di Grosseto. Relativamente al settore oleario e vitivinicolo, invece, è da considerarsi come positivo il dato di allineamento con il 2020, soprattutto dato l’andamento meteo stagionale particolarmente problematico per queste colture. La gelata primaverile che ci ha colpito, ha danneggiato le nostre aziende, andando a compromettere la resa delle produzioni, così come tutti quanti gli interventi fitosanitari preventivi e di copertura”.
“Nella centrale ortofrutticola di Braccagni (GR), ex ortofrutta Grosseto, lavoriamo il prodotto biologico con l’obiettivo di portare sul mercato il territorio toscano e della maremma, oltreché ottime referenze. Ad oggi, nella centrale, ritiriamo il prodotto coltivato su circa 400 ha di terreni, lavoriamo circa 15 mila quintali di patata e 12 mila quintali di cipolla toscana. Se questi numeri vengono sommati al buon lavoro che già facciamo con la centrale delle Caldanelle-Venturina, possiamo dire di essere un punto di riferimento importante, se non unico, dei produttori ortofrutticoli della fascia costiera Toscana. Difatti contiamo di potenziare nel 2022, relativamente al settore ortofrutta, la nostra attività di comunicazione e promozione, al fine di sensibilizzare ed informare la GDO ed i consumatori finali sui nostri obiettivi sostenibili.
La campagna cerealicola 2021 sarà sicuramente una di quelle da ricordare negli anni. Non era partita sotto i migliori auspici, con difficoltà legate alla semina a causa delle abbondanti precipitazioni. Inoltre, la gelata di aprile, sommata alle scarse, o addirittura assenti, precipitazioni nel corso della primavera-estate, non hanno di certo aiutato i cereali durante il ciclo vegetativo. Tutto ciò si è rispecchiato in un calo delle rese ad ettaro, una perdita produttiva generalizzata in tutto il nostro areale di competenza, specialmente nell’area sud. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, la nota positiva è rappresentata dalla qualità del prodotto raccolto. Abbiamo assistito, durante questa campagna di commercializzazione, a forti tensioni di mercato su tutti i prodotti cerealicoli, in primis sul grano duro, che ha raggiunto e superato valori che non si registravano dal 2008. Terre dell’Etruria ha dimostrato di voler puntare su questo settore, a conferma la recente acquisizione, in zona Siena, del centro di stoccaggio di Colonna del Grillo.
Sul fronte della filiera olivicola, nonostante l’annata caratterizzata da forte siccità, gli oliveti sono stati ben gestiti sul profilo fitosanitario e i nostri frantoi sono arrivati a molire gli stessi quantitativi del 2020. Le rese sono state buone con un ottimo prodotto finale.
Dopo il periodo di lockdown abbiamo assistito, e stiamo tutt’ora assistendo, ad un’impennata dei prezzi delle materie prime, come mezzi tecnici e fonti energetiche. Questo sta pesando enormemente sui bilanci delle aziende e della nostra struttura. A livello di costi generali aziendali, la crescita dei costi, su tutti i fronti, non potrà essere assorbita interamente dal mercato in uscita. Per questo motivo, nel il 2022 prevediamo una contrazione della marginalità complessiva della Cooperativa.
L’impennata dei prezzi di approvvigionamento ha creato indubbiamente problematiche sia in termini di scorte, sia a livello organizzativo. Questa soprattutto non ha permesso di fare una programmazione con la base produttiva che si erga su dati certi, facendo venire meno la possibilità di sfruttare i vantaggi che gli acquisti pre campagna hanno generato nel corso degli anni scorsi. Si viene è venuta così a creare una situazione di difficoltà a tutti i livelli, sia di gestione degli ordini che dei listini.
In questo ultimo periodo stiamo predisponendo il budget 2022, che sarà un anno di difficile interpretazione. Per nostro conto abbiamo importanti obiettivi di consolidamento, sviluppo e innovazione, al fine di migliorare la nostra struttura e offrire ai soci migliori opportunità.
Alla base di tutto questo c’è il personale, l’organizzazione e la professionalità. Nel 2022 si assisterà ad un forte ricambio generazionale: Luca Brunetti succederà ufficialmente al responsabile Gianpiero Botrini (cereali) e Filippo Martinelli al responsabile Fabio Paperini (amministrazione).
“Abbiamo ufficialmente introdotto una nuova figura per lo sviluppo della comunicazione e del marketing e conteremo di potenziare questo staff, a supporto di tutti i settori, con nuove professionalità orientate all’analisi dei dati e allo sviluppo di efficaci strategie di marketing.
Siamo ormai convinti che non si possono raggiungere obiettivi di crescita aziendale senza curare lo sviluppo interno, poiché i nostri risultati dipenderanno molto dalle persone che andranno selezionate e formate, avendo cura e rispetto. Dal punto di vista sanitario permane una situazione di profonda emergenza e il nostro augurio è quello di uscirne il prima possibile” conclude Terre dell’Etruria.
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