FIRENZE – Un manuale informativo per tutelare i diritti dei lavoratori e aiutare imprenditori agricoli e agro-forestali a ridurre il rischio di scivolare o imboccare la strada del caporalato e dello sfruttamento di manodopera illegale nelle campagne.
È lo spirito con cui sono nate le “Indicazioni procedurali agli imprenditori per la consapevole e corretta individuazione dei prestatori di servizi ed esecutori dei lavori agro-forestali”, ovvero le linee di indirizzo previste dal “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura” e approvate nell’ultima seduta di giunta in occasione del rinnovo fino al prossimo dicembre 2022 dell’intesa sottoscritta un anno fa da Regione Toscana, Ispettorato interregionale del lavoro di Roma, Inps, Inail e parti sociali.
Le linee di indirizzo sono state proposte ed elaborate dalla cabina di regia del tavolo di coordinamento istituita dopo la stipula del protocollo, con il supporto delle direzioni “agricoltura e sviluppo rurale”, “sanità welfare e coesione sociale”, “istruzione, formazione, ricerca e lavoro” della Regione Toscana.
Contengono informazioni e buone pratiche su tutto ciò che è utile ed essenziale tra obblighi, corresponsabilità e sanzioni, mettendo a disposizione degli imprenditori uno strumento di supporto al contrasto dell’intermediazione illecita del lavoro in agricoltura.
Il documento si articola in tre parti: ripercorre i termini della normativa penale dopo la riforma del 2016 che ha ridisegnato l’articolo 603 bis del codice penale e il reato di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”; illustra le tipologie di contratto e il funzionamento dell’istituto dell’appalto di manodopera e di altri esempi di esternalizzazione e affidamento di lavori “chiavi in mano”, spesso alla base di fenomeni di intermediazione illecita; presenta una check list delle precauzioni da adottare per non incorrere in illeciti connessi all’utilizzo di manodopera.