ROMA – “Un risultato frutto di un lavoro di squadra che si traduce in più trasparenza per i consumatori e maggiore competitività per i nostri prodotti agroalimentari. L’auspicio è che l’Italia sia da esempio anche per Bruxelles”.
Così il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, commenta la firma da parte dei ministri Stefano Patuanelli, Giancarlo Giorgetti e Roberto Speranza del decreto interministeriale che coinvolge Mipaaf, Mise e ministero della Salute e con cui si rinnova fino al 31 dicembre 2022 l’indicazione in etichetta dell’origine delle materie prime, che era in scadenza a fine anno.
Il decreto interessa tra gli altri prodotti come la pasta di grano duro, il riso, i prodotti caseari, sughi e salse a base di pomodoro, nonché carni suine trasformate.
“Un’etichettatura trasparente sull’origine delle materie prime permette ai consumatori di fare scelte consapevoli davanti allo scaffale. E sappiamo quanto – anche complice la pandemia – si cerchi e si apprezzi sempre di più la qualità e la sicurezza targata Made in Italy”, conclude Centinaio.