ROMA – “Il decreto Milleproroghe, emanato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri, fissa al prossimo 30 aprile il termine ultimo per l’adozione del decreto attuativo su ‘Granaio Italia’.
Il Ministero delle Politiche agricole avrà, dunque, altri quattro mesi di tempo per redigere il testo contenente le modalità di applicazione delle norme sul registro telematico di carico e scarico del settore cerealicolo. Il sistema di monitoraggio ci permetterà di tutelare le produzioni nazionali, di salvaguardare i nostri agricoltori e di avere un quadro chiaro dei quantitativi di cereali e di prodotti sfarinati che circolano nel nostro Paese, anche di importazione. Per raggiungere questi obiettivi si aggiunge, poi, il recente rinnovo dell’etichettatura d’origine per il grano duro nella pasta per tutto il 2022, che abbiamo fortemente richiesto”.
Lo dichiara il deputato Luciano Cillis, esponente M5S in commissione Agricoltura, e autore della norma che ha istituito ‘Granaio Italia’.
“Provvederemo – aggiunge -, in sede di conversione, a inserire le modifiche normative frutto del confronto con gli attori della filiera ma ‘Granaio Italia’ rappresenta la doverosa risposta di trasparenza di un settore troppo spesso finito, anche immeritatamente, nell’occhio del ciclone mediatico. Vino e olio possiedono da tempo questo strumento che, a breve, partirà anche per il settore lattiero-caseario: è tempo che lo detenga anche il comparto cerealicolo”.
“Le strategie e le politiche da mettere in campo partono, del resto, necessariamente da uno scenario oggettivo, chiaro e condiviso. Nella singola impresa, come nel Paese” conclude Cillis.