BOLOGNA – Da oggi le imprese agromeccaniche emiliano-romagnole possono iscriversi all’Albo regionale di categoria, regolamentato con delibera della Giunta di Regione Emilia Romagna lo scorso 20 dicembre.
La domanda di iscrizione, assoggettata all’imposta di bollo, deve essere presentata tramite l’applicativo regionale Uma (Utenti Motori Agricoli).
“Le associazioni regionali aderenti a Uncai si sono già messe a disposizione dei loro associati per preparare la domanda. Cercheremo di essere rapidi, come rapida è stata la Regione nel rendere operativo l’Albo”, commenta il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Aproniano Tassinari.
“Dobbiamo però, innanzitutto, ringraziare l’assessore Alessio Mammi e la Direzione generale agricoltura di Regione Emilia-Romagna per la capacità di ascolto e di azione dimostrata e per aver abbracciato subito il progetto di Albo avanzato da Uncai”.
Per iscriversi all’Albo le aziende agromeccaniche emiliano-romagnole devono possedere alcuni requisiti che ne demarcano la professionalità e il loro orientamento al cliente. Innanzitutto l’iscrizione alla Camera di Commercio per l’attività agromeccanica (codice Ateco 1.61), l’iscrizione all’Anagrafe delle aziende agricole e all’Uma (Utenti Motori Agricoli), il possesso di una o più polizze assicurative oltre a quelle obbligatoriamente previste dalla normativa, un’esperienza pregressa nell’esercizio di attività agromeccanica e, in caso di dipendenti o collaboratori, assunzione in applicazione del CCNL di categoria e formazione obbligatoria. Qualora l’impresa svolga diverse attività produttive, quella agromeccanica deve essere praticata in regime di attività d’impresa per un volume d’affari non inferiore a 50 mila euro, ridotto a 25 mila euro se la sede dell’impresa ricade in zona svantaggiata.
“Attraverso l’Albo, la Regione potrà destinare agli agromeccanici fondi per l’acquisto dei mezzi dell’agricoltura sostenibile. Si tratta, infatti, di macchine e strumentazioni costose che, per rendere dal punto di vista agro ambientale senza generare diseconomie, devono essere affidate a contoterzisti professionali. Inoltre l’Albo permetterà forme di sostegno alle aziende agricole che si avvalgono di servizi conto terzi certificati, eseguiti con strumenti tecnologici innovativi”, conclude il presidente di Uncai.
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