STRASBURGO – “Non possiamo permettere che la Commissione europea permetta di utilizzare la denominazione protetta Prosecco per promuovere un altro vino”. Così Paolo De Castro (eurodeputato PD) e Herbert Dorfmann (eurodeputato SVP) da Strasburgo, dove durante la sessione plenaria la Commissione europea è stata chiamata a chiarire sul punto.
“Ormai sono mesi che chiediamo alla Commissione di bloccare il riconoscimento della menzione tradizionale croata ‘Prosěk”– sottolineano De Castro e Dorfmann – si tratta di un chiaro intento di utilizzare una denominazione, Prosecco, che mette sul mercato 600 milioni di bottiglie l’anno per vendere un prodotto totalmente diverso. Da parte nostra non abbiamo nulla in contrario che la Croazia registri un proprio prodotto, ma non deve essere una mera traduzione di un prodotto già sul mercato”.
“Siamo confortati che l’Italia si sia subito opposta a questo tentativo e ribadiamo quanto già espresso dalla Commissione europea: si rigetti subito questa richiesta che rischia tra le altre cose di minare la credibilità delle denominazioni europee sui mercati europei e mondiali. Come potremo altrimenti difenderci dall’Italian sounding ovvero le imitazioni dei prodotti italiani nel mondo se non riusciamo a farlo sul mercato europeo?” concludono gli europarlamentari De Castro e Dorfmann.
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