Agroalimentare. Gallinella (Presidente ComAgri) fa il punto sulle opportunità del PNRR e della PAC

ROMA – “Il settore agroalimentare attende la realizzazione degli interventi del PNRR per dare impulso alle imprese in termini di competitività ed interpretare al meglio la sfida della sostenibilità economica, ambientale e sociale, con un’accresciuta capacità di adattamento alle sempre più evidenti conseguenze derivanti dai mutamenti climatici”. Così il presidente della ComAgri, Filippo Gallinella (M5S).

“I provvedimenti del PNRR sono infatti costruiti nell’ottica di operare in maniera sinergica con le misure della nuova PAC e le ulteriori iniziative che sono in corso di realizzazione, grazie anche alla disponibilità di risorse dell’ultima Legge di Bilancio e al recente dl Sostegni-Ter. Se con la #PAC l’Italia ha a disposizione fino al 2027 oltre 50 miliardi, il #PNRR contempla interventi in ambito agricolo per un ammontare pari a 7,9 miliardi di euro. Tra gli interventi previsti: lo sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, al fine di rafforzare la competitività delle filiere, con una dotazione di 800 milioni di euro; parco Agrisolare, ovvero la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica che escludano totalmente il consumo di suolo, con una dotazione di 1,5 miliardi di euro; innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare, con una dotazione di 500 milioni di euro; investimenti nella resilienza dell’agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, con una dotazione di 880 milioni di euro; contratti di filiera e di distretto, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro”, prosegue Gallinella.

“A tali risorse si aggiungono 30 milioni di euro, derivanti da una misura da noi fortemente voluta e varata con la Legge di Bilancio 2021, per il rilancio della filiera olivicola-olearia: oltretutto, in questi giorni l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (#AGEA) ha approvato le procedure per la concessione di contributi, al fine dello sviluppo e del sostegno del settore. Un’importante opportunità, non solo per il comparto, ma anche per il ruolo stesso delle piante di olivo che dimostrano una capacità interessante nello stoccaggio della CO2. Gestire nel migliore dei modi queste risorse, finalizzandole a misure efficaci e di pronta realizzazione, è una sfida ambiziosa affinchè il settore primario, anche alla luce dell’esperienza della pandemia, rivesta nuovamente un ruolo di centralità nella struttura economica e sociale del nostro Paese”, conclude il presidente della ComAgri, Filippo Gallinella.

 

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