Vigneto e frutteto al centro di Fieragricola. Sfida: contrastare cambiamenti climatici e garantire valore aggiunto a produzioni

VERONA – La 115esima edizione di Fieragricola, in programma dal 2 al 5 marzo prossimi,
conferma nel proprio palinsesto espositivo due padiglioni (il 4 e il 5) dedicati a Vigneto e Frutteto, colture specializzate ad alto valore aggiunto e, allo stesso tempo, simbolo dell’agricoltura italiana e della grande biodiversità della Penisola e dell’Europa mediterranea sia con riferimento alle varietà di vitigni coltivati sia riguardo alle colture frutticole.

Vigneto e frutteto sono due comparti che rappresentano l’Italia con successo anche in termine di produzione lorda vendibile e che valgono (dato 2020, fonte: Crea-Mipaaf) 3,89 miliardi di euro con riferimento alla produzione primaria di vino e 2,57 miliardi con riferimento alle principali colture a indirizzo frutticolo (compresa l’uva da tavola). Si tratta di due comparti, in particolare, che sviluppano un export significativo nell’agroalimentare Made in Italy, con un valore di 7,1 miliardi di euro per il vino (dato 2021, fonte: Unione Italiana Vini), e superiore ai 4,8 miliardi per il segmento della frutta (dato 2020, fonte: Fruitimprese su dati Istat).

Fieragricola, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura, ribadisce la propria attenzione alla trasversalità e alla specializzazione delle filiere con due padiglioni nei quali si potranno trovare macchine, mezzi, attrezzature specifiche e soluzioni per l’agricoltura di precisione, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica e per migliorare la competitività delle imprese agricole specializzate.

Oggi la sfida è quella di garantire sostenibilità ambientale senza perdere il valore aggiunto di produzioni caratteristiche e senza erodere la redditività delle imprese agricole, cercando allo stesso tempo di contrastare i cambiamenti climatici e ridurre l’utilizzo di input chimici.

In che modo? Una delle soluzioni, guardando al vigneto, la suggerisce il professor Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura all’Università di Milano, direttore scientifico di Vinitaly e fra i più profondi conoscitori del settore.

«Per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici – spiega il prof. Scienza – il miglioramento genetico è la strada più efficace da percorrere. Accanto, l’utilizzo di pratiche di viticoltura di precisione è uno strumento in grado di rispondere alle sollecitazioni ambientali. E se parliamo di vino, l’Italia deve puntare a produrre vini a denominazione d’origine, valorizzare i territori, il terroir. Bisognerà anche cercare di produrre vini meno alcolici e in questa direzione ci possono aiutare molte tecniche, comprese quelle enologiche».

Per garantire la biodiversità alcuni vignaioli hanno pensato di piantare alberi da frutta per circondare i vigneti. «Indubbiamente la promiscuità arborea favorisce il minore impatto ambientale e un miglioramento della qualità produttiva, assicurando un miglioramento complessivo della qualità – afferma Adrea Sisti, presidente dell’Associazione mondiale degli Agronomi –. I frutteti, inoltre, consentono una maggiore aerazione del vigneto. In particolare, mandorli e fichi sono le essenze arboree da preferire, perché si adattano alla spalliera e perché hanno delle essenze odorifere che favoriscono la protezione dagli insetti, attraverso una migliore difesa naturale simbiotica».

Se la convivenza nei campi tra vigneti e alberi da frutto non ha particolari controindicazioni, sostituire invece i vigneti con alberi da frutto potrebbe invece avere effetti depressivi sui prezzi dei terreni. Lo spiega il prof. Scienza: «Il valore di un terreno vitato è legato appunto al vigneto e al vino prodotto, perché sono la Doc e la delimitazione territoriale che determinano il costo della terra e non il frutteto. Per cui, prima di cambiare indirizzo produttivo bisogna che vi sia una strategia collettiva da parte degli altri viticoltori della zona per valorizzare eventualmente il nuovo prodotto, a meno che non ci troviamo di fronte a un’azienda con un marchio e un’identità così forte da poter avere un impatto di comunicazione e di mercato efficace».

Convegni ed eventi a Fieragricola

Nell’ambito della 115ª edizione di Fieragricola sono previsti anche focus, iniziative, corsi e workshop dedicati alla potatura professionale, alla dendrochirurgia, alle colture biologiche, all’utilizzo dei biostimolanti in viticoltura e frutticoltura.

Per l’elenco completo dei convegni consultare il sito www.fieragricola.it.

I numeri di Fieragricola 2022 (2-5 marzo)
• 520 espositori da 11 Paesi
• 10 padiglioni occupati
• 120 convegni
• 115 edizioni
• 29 Paesi di incoming buyer
• 500 animali in esposizione
• 1 Summit internazionale sui 60 anni della Politica agricola comune (1° marzo alla Gran Guardia)

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