ROMA – Italia alla ricerca del gas e guarda all’Algeria (e Azerbaijan) per sostituire l’assenza di forniture dalla Russia. E poi possibilità aperta alla riapertura delle centrali a carbone. Per il medio-lungo periodo l’Italia punterà sempre di più sulle energie rinnovabili.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e del Ministro dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti sulla crisi in Ucraina.
Il decreto interviene, alla luce dell’emergenza in atto, in diversi ambiti anche quello energetico.
Intanto va considerato il livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo – afferma la nota di Palazzo Chigi – si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza.
La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili.
Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.
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