ROMA – Una LETTERA APERTA AL MONDO AGRICOLO firmata dal presidente CAI (Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani) Gianni Dalla Bernardina per denunciare il ‘folle aumento dei costi di gasolio e materie prime’.
In relazione alla congiuntura attuale l‘ufficio tecnico dell’Associazione ha elaborato delle
proiezioni relative all’incidenza dell’aumento delle materie prime (a partire dal gasolio ma
anche lubrificanti, additivi, gomme, ricambi, materiali di manutenzione…) e dei crescenti
costi, incontrollabili, che rispetto alla campagna 2021 le imprese agromeccaniche stanno già sostenendo nel corso del 2022 per svolgere la propria attività imprenditoriale (agricola, di manutenzione del territorio e industriale).
I dati emersi da questo studio sono quantomeno preoccupanti:
solo a titolo esemplificativo la media del carburante agricolo nell’anno 2021 è stata di 0,67 euro/litro, in questi ultimi due mesi l’importo è salito da 0,90 euro/litro di gennaio a 1,20 euro/litro di inizio settimana a 1,50/1,60 di oggi/domani. La rassegna stampa specializzata in agricoltura degli ultimi tre mesi ha assiduamente evidenziato come tutti i protagonisti del settore hanno sollevato la voce sulle criticità degli aumenti di costo di materie prime e mezzi tecnici.
Va ricordato il costante impegno dei contoterzisti in agricoltura per mettere a disposizione
soluzioni e servizi evoluti ed innovativi a vantaggio delle aziende clienti, impegno che ha
portato ad una evoluzione dell’agricoltura tutta, con conseguente crescita della qualità del
Made in Italy nel suo complesso, permettendo anche il consolidamento di molte realtà aziendali ed un minore impatto dell’attività antropica sull’ambiente.
Tuttavia, in un momento complicatissimo come questo, senza voler creare allarmismi più di
quelli stiamo vivendo quotidianamente, abbiamo ritenuto necessario porre all’attenzione di
tutta la filiera agricola l’enorme difficoltà di tenuta delle nostre imprese sia a livello economico che finanziario.
Oggi come non mai gli agromeccanici sono parte integrante del mondo agricolo. Con estrema correttezza, visti i cambiamenti irrefrenabili e continui in doppia cifra da un giorno all’altro, anche solo sul carburante (fra le prime voci di costo), poniamo l’attenzione sull’inevitabile adeguamento delle tariffe agromeccaniche sulle lavorazioni per questa annata agraria, almeno equivalente al maggior aumento di costi addebitato dal mercato.
Adeguare questa differenza di maggior importo che subiamo e – sottolineiamo solo adeguarla senza ingenerose speculazioni – è l’impegno che ci prendiamo per garantire la continuità dei lavori e di una presenza attiva in tutto il mondo agricolo, pur con le enormi difficoltà che comporta il dovere anticipare enormi maggiori esborsi.
Ne va della sopravvivenza di ogni nostra azienda agromeccanica. Nella certezza di un
rapporto di collaborazione e trasparenza, ci auguriamo che quanto prima si possa ritornare ad una situazione di “normalità” che eviti le personalizzazioni, le speculazioni e questo folle
imbarbarimento del modo di lavorare senza nessuna “minima certezza” che mina la fiducia di poter rimanere sul mercato.