ROMA – Speculazioni sui prezzi delle materie prime imperversano ovunque. Nelle moschee in Egitto, gli imam hanno utilizzato i sermoni del venerdì per chiedere sanzioni più severe contro chi approfitta della crisi per aumentare i prezzi delle produzioni alimentari.
Proprio l’Egitto ha deciso di raddoppiare la produzione di grano, per soddisfare il bisogno interno. Il governo – come ha riportato Egypt Indipendent nell’articolo di Al-Masry Al-Youm – sta cercando di aumentare le capacità di stoccaggio dei raccolti di grano rispetto a prima e di fornire incentivi finanziari agli agricoltori per raddoppiare le quantità di grano, il che contribuirà alla produzione di grano dell’Egitto che raggiungerà più di 10 milioni di tonnellate all’anno.
Mohamed Suleiman (capo del Centro di ricerca agricola), dice che il governo egiziano vuole aumentare la produzione delle colture (in tutti settori agricoli) per soddisfare il fabbisogno alimentare, prima frenato dalla crisi del Covid-19 e adesso dalla guerra russa in Ucraina. L’Egitto vuole evitare una crisi alimentare.
Ci sono direttive del presidente Abdel Fattah al-Sisi di dedicare parte delle nuove aree alla coltivazione del grano e di aumentare le capacità di stoccaggio dei raccolti di grano rispetto a prima. Suleiman ha sottolineato che la produzione egiziana di grano soddisfa il 50 per cento del fabbisogno e il resto viene importato dall’estero. Le importazioni russe e ucraine costituiscono il 90% delle importazioni di grano nel paese, con una quantità totale che supera i 10 milioni di tonnellate all’anno.