ROMA – “Fare sistema a livello Paese e comunitario è e deve continuare a essere l’imperativo da seguire per cogliere tutte le possibilità offerte dal nuovo quadro temporaneo per gli aiuti di stato per sostenere l’economia, che rappresenta un segnale importante e forte rispetto alla drammatica crisi in atto”.
Lo afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina a proposito dell’ok dell’Esecutivo comunitario al cosiddetto “Pacchetto Ucraina”, già discusso e concertato in sede di Consiglio Agricolo.
“In tal senso, accogliamo con favore l’apertura delle aree di interesse ecologico EFA previste dalla PAC, grazie alla quale verrà eliminato l’obbligo di riposo permanente per il 5% delle superfici agricole UE e sarà data ai produttori agricoli la possibilità di recuperare circa 9 milioni di ettari; per il nostro Paese, tutto ciò si traduce nel recupero di oltre 200mila ettari di terreni a riposo, che potrebbero arrivare fino a circa 1 milione considerando anche i terreni incolti o abbandonati”, osserva Verrascina, secondo cui “tale rilevante disponibilità di terre dovrà servire a incrementare la produzione interna di mais, grano e soia”.
“Solo così – prosegue il presidente – si potrà contribuire a contrastare i sempre più incomprensibili aumenti dei prezzi dei cereali, sui quali pesano evidenti e condannabili fenomeni speculativi, che al pari di quanto sta avvenendo per i costi dei carburanti hanno avviato una spirale di rincari ai danni dei produttori agricoli, sempre più stretti nella morsa tra gli aumenti dei costi produttivi e l’incremento delle tariffe energetiche”.
“Oltre ai sensibili aumenti registratisi nei mesi scorsi, infatti, che hanno fatto lievitare il prezzo della benzina del 40% e del gas del 30% circa, spingendo i listini di grano tenero del 53%, della soia del 30% e del mais dell’11%, andranno considerati i nuovi rincari previsti per aprile, quando si potrebbe verificare un ulteriore incremento del 25% per il prezzo dell’energia elettrica, dopo il +55% registrato a inizio 2022, e aumenti più contenuti per il prezzo del gas, anch’esso già sensibilmente lievitato nei mesi scorsi”, evidenzia Verrascina, facendo notare che “tutto ciò si ripercuote ovviamente anche sui consumatori, che hanno visto lievitare i prezzi alimentari con punte dell’11% per la pasta, del 4% per la carne e del 5% per lo zucchero e il pane”.
“Oltre agli interventi sulle EFA, gli agricoltori comunitari potranno beneficiare di un tetto sugli aiuti di stato fissato a 35mila euro per azienda e dell’accesso per la prima volta nella storia alla riserva di crisi della PAC; tali risorse, pur se fortemente limitate rispetto alle reali esigenze delle imprese, messe a dura prova dalle ripercussioni dell’emergenza pandemica e dai rincari in atto, porteranno in dote agli agricoltori del nostro paese poco più di 150 milioni di euro da spendere entro il 2022, che in sinergia con quanto previsto dal cosiddetto ‘DL taglia prezzi’ daranno una boccata d’ossigeno alle aziende maggiormente in difficoltà”, conclude il presidente della Copagri.