ROMA – “Aumento dei costi energetici post pandemia, mangimistica alle stelle a causa del conflitto bellico in Ucraina ed emergenza peste suina africana (PSA) rendono non più rinviabile la convocazione del tavolo suinicolo. Come già fatto a inizio marzo, sosteniamo nuovamente la richiesta delle associazioni del comparto di un confronto esteso a tutta la filiera, includendo gli altri operatori funzionali al sistema produttivo quali il settore mangimistico e la Grande Distribuzione Organizzata”. Lo dichiara la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura, che fa suo l’appello di Assica (Industriali delle Carni e dei Salumi), ISIT (Consorzi di tutela dei salumi Dop e Igp) e Unaitalia (Filiere agroalimentari delle carni e delle uova).
“Lo spegnimento delle celle frigorifero, dove vengono conservate le produzioni suinicole, comporterebbe una grave perdita economica e un inevitabile spreco alimentare – aggiunge -. Pertanto è importante che si possa, attraverso il confronto, trovare un accordo per sostenere l’intera filiera che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’agroalimentare made in Italy”. “Il comparto, è bene ricordarlo, già oggi ha perdite stimate pari a 20 milioni di euro al mese a causa delle limitazioni imposte per il contenimento della PSA che, se sconfinasse in altri territori, si aggreverebbero ulteriormente” conclude Gagnarli.
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