ROMA – A Roma l’accoglienza si fa tra gli olivi del Parco archeologico del Colosseo, grazie ad un progetto di inclusione sociale di Fondazione Onlus Maadi Solidarity in collaborazione con Unaprol e Coldiretti Lazio.
Venti richiedenti asilo politico, provenienti da diversi Paesi del continente africano, hanno partecipato attivamente alla potatura dell’uliveto all’interno del maggior sito culturale d’Italia.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione estremamente positiva in atto tra il Parco archeologico del Colosseo, Unaprol e Coldiretti Lazio che, da qualche anno ormai, con i tecnici di Op Latium e grazie ad una sponsorizzazione tecnica, curano i 200 ulivi del Parco archeologico del Colosseo, per sostenere e valorizzare lo straordinario patrimonio olivicolo custodito nei 47 ettari del Parco.
Si tratta di un originale progetto realizzato da Fondazione Onlus Maadi Solidarity e Cooperativa Sociale Fattoria “La Sonnina”, finanziato dall’Assessorato alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti locali della Regione Lazio, nell’ambito del bando “Comunità solidali 2022”, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione socio-lavorativa di persone fragili e vulnerabili, partendo dalla terra e dall’agricoltura.
Il progetto è stato realizzato grazie al supporto organizzativo di “F.I.Or.I. in campo” (Formazione Innovativa Orientamento e Inserimento lavorativo in campo agricolo per migranti e soggetti svantaggiati).
“Una missione che quest’anno rafforza l’impegno del Parco archeologico del Colosseo rispetto ad attività finalizzate ad una più ampia coesione sociale della comunità cittadina in tutte le sue espressioni. I nostri progetti volti all’attenzione verso pubblici più fragili trovano ora applicazione anche nell’impegno per tutelare e valorizzare il patrimonio di olivi secolari, rafforzando il ruolo sociale del Parco in cui crediamo molto da sempre”, dichiara Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo.
“Abbiamo sposato la causa con l’obiettivo di coniugare l’impegno sociale alla valorizzazione di quegli ulivi che rappresentano la storia di Roma – spiega il Presidente di Unaprol, David Granieri -. A questi ragazzi, tramite il progetto finanziato dalla Regione Lazio, è stata data la possibilità di collaborare ad un’iniziativa che fa della plurimillenaria tradizione olivicola italiana un importante simbolo di fratellanza e unione tra i popoli”.