BRUXELLES – “Un plauso alla commissione europea, come darle torto, tranne qualche punto sembra di leggere la PAC scorsa.
Inoltre tutte quelle risorse lasciate sul secondo pilastro attraverso i PSR, conoscendo il peso e i tempi biblici della burocrazia nostrana per ricevere le risorse. In più il documento sembra carente anche sui PSR futuri e su come evitare lo spopolamento delle aree rurali interne.”
Così il senatore Saverio De Bonis, membro della commissione agricoltura ed esponente di Forza Italia, commenta i rilievi che la Commissione ha fatto al PSP (PianoStrategico sulla Pac) del nostro Paese.
“Il PSP viene definito incompleto e insufficiente. Ora noi sappiamo quanto sia complicato per il ministero e il ministro Patuanelli comporre le istanze delle Regioni, della Commissione e del mondo agricolo produttivo però crediamo necessario uno sforzo, un colpo d’ala, che sia in grado di far fronte ai 244 rilievi mossi dalla commissione.
Il 19 aprile è stato convocato il tavolo di partenariato sulla Pac speriamo sia quella un’occasione per sciogliere almeno alcuni dei nodi indicati da Bruxelles. Anche un confronto in commissione agricoltura potrebbe essere utile, i tempi non sono lunghissimi bisogna rispondere entro il 30 giugno.
Si tenga conto soprattutto di quando ci viene detto che dovremmo avere una più ambiziosa convergenza interna e redistributiva. Questo riguarda il sud, le aree interne, quelle spopolate ed è il senso di tutte le politiche sulla convergenza”.