LODI – La norma sul digestato equiparato inserita nel DL Taglia prezzi ne riconosce il valore fertilizzante, dando al settore agricolo uno strumento importante per contribuire alla transizione agroecologica, alla riduzione della nostra dipendenza da fertilizzanti chimici di importazione e alla riduzione dell’impronta ambientale del settore primario. Il digestato equiparato dovrà essere un’opzione che l’agricoltore potrà scegliere in funzione delle caratteristiche della propria attività produttiva.
Il decreto attuativo nello stabilire i criteri per garantire l’equiparabilità potrà consentire così l’effettiva sostituzione dei concimi chimici di sintesi grazie a modalità di distribuzione in campo innovative che garantiscano l’alta efficienza di riciclo dei nutrienti. Sono i punti toccati oggi dal Presidente del CIB – Consorzio Italiano Biogas, Piero Gattoni, nel corso dell’audizione presso le Commissioni riunite Finanze e Industria del Senato sul DL Taglia prezzi che contiene un pacchetto di misure importanti e urgenti per fronteggiare l’aumento dei costi energetici.
“Questo decreto legge segna un primo passo importante a sostegno del settore primario per fronteggiare le ripercussioni che la guerra sta avendo sul sistema Paese.”, dichiara Piero Gattoni, Presidente del CIB – . La possibilità di sostituire fertilizzanti chimici con digestato equiparato, un digestato agricolo utilizzato in modo ottimale, consente di ridurre i costi a carico delle molte aziende agricole già fortemente provate dalla crisi economica in corso, di tutelare la fertilità dei suoli e di favorire davvero l’economia circolare in agricoltura, su cui il settore biogas e biometano è impegnato da oltre un decennio. Auspichiamo un’approvazione in tempi brevi del decreto attuativo che dovrà disciplinare i dettagli applicativi che permetteranno alle nostre aziende di utilizzare meno risorse, rendersi sempre più indipendenti dal punto di vista energetico e più sostenibili”.
PER APPROFONDIRE: Il CIB – Consorzio Italiano Biogas è la prima aggregazione volontaria che riunisce circa 800 aziende agricole produttrici di biogas e biometano da fonti rinnovabili e 221 società industriali fornitrici di impianti, tecnologie e servizi per la produzione di biogas e biometano, enti ed istituzioni che contribuiscono alla promozione della digestione anaerobica per il comparto agricolo. Il CIB è attivo sull’intera area nazionale e rappresenta tutta la filiera della produzione di biogas e biometano in agricoltura, con l’obiettivo di fornire informazioni ai Soci per migliorare la gestione del processo produttivo e orientare l’evoluzione del quadro normativo per favorire la diffusione del modello del Biogasfattobene® che contribuisce al contrasto della crisi climatica. Nel 2020 il Consorzio ha lanciato il progetto “Farming for Future – 10 azioni per coltivare il futuro” dedicato alla transizione agroecologica dell’agricoltura. Attualmente il CIB conta oltre 980 aziende associate e quasi 500 MW di capacità installata.