PARMA – Bene, ma non benissimo: più pioggia caduta negli ultimi cinque giorni che negli scorsi tre mesi. Accumuli minimi di 30 mm con punte fino a 100 mm; ritorno della neve al di sopra dei 1500 metri, con quantità anche di 40 cm in alta montagna. Tutto questo ha consentito di migliorare sensibilmente lo stato idro-meteo-climatico sul Bacino del Grande Fiume, rilevato in queste ore dall’Autorità Distrettuale del fiume Po nel suo report settimanale. Nonostante la situazione sia oggi meno difficile, resta comunque sensibilmente grave a causa dell’incidenza del gap di fabbisogno precedente e delle scarse precipitazioni soprattutto nelle aree centrali della Pianura Padana e in quelle interne del Piemonte, già sofferenti.
Per la prima volta dall’inizio dell’anno le portate fanno registrare un’inversione di tendenza dopo essere state, sino ad ora, sempre in costante calo storico: un incremento dei deflussi che, almeno nell’immediato, tornano sopra la soglia di allerta, con Pontelagoscuro che recupera un metro di livello idrico e segna -5,43 m con una portata di 653m3/s; e Piacenza/Cremona, le sezioni maggiormente in crisi, che raddoppiano in soli due giorni le proprie portate, attestandosi rispettivamente a 376 m3/s e 457 m3/s. La ricarica della falda sotterranea e l’incremento dell’umidità nei terreni hanno parzialmente consentito ristoro al comparto agricolo.
Tutti i laghi sembrano aver beneficiato delle precipitazioni recuperando sulle quote alle sezioni di chiusura: +20 cm in più per il Maggiore all’idrometro di Sesto Calende, con un riempimento ritornato ai valori di inizio mese (33%) e un livello +12 cm; salgono anche Como (ora a -13 cm e con una riserva d’acqua disponibile prossima al 15%) e Iseo, a quota +9 cm. Stazionario il Garda.
Ma sono le previsioni per la prossima settimana ad offrire un possibile scenario maggiormente confortante, visto l’arrivo di una perturbazione che dovrebbe protrarsi per più giorni su buona parte del distretto: “La pioggia è risultata particolarmente efficace per l’intero bacino padano dove, oltre al Po, anche i corsi d’acqua dei suoi affluenti e i grandi laghi regolatori hanno tratto beneficio – sottolinea Meuccio Berselli, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po – . Ma la soglia d’attenzione resta alta perché, nonostante questa inversione di tendenza, il deficit di portata rimane rilevante in tutte le sezioni registrate e sarà fondamentale comprendere al meglio il quadro, alla luce delle nuove precipitazioni annunciate, in vista dell’Osservatorio del 6 maggio”.