DESENZANO (BS) – Condifesa Lombardia Nord-Est cresce nonostante le tante incognite di un periodo particolarmente difficile per il mondo agricolo: anche nel 2021 il Consorzio bresciano (operativo anche nelle province di Lecco, Como, Sondrio e Varese) che gestisce le polizze agevolate per l’assicurazione dei raccolti agricoli si è distinto per una performance fortemente positiva. L’anno si è concluso con una crescita dei soci, arrivati a quota 4689 contro i 4634 di fine 2021 (ma in totale le domande di ammissione nell’anno sono state 517), e dei valori assicurati, che hanno raggiunto il tetto dei 422 milioni di euro (contro i 371 dello scorso anno) con un incremento del 15%.
“Un risultato che per noi è davvero motivo di grande soddisfazione- ha detto il presidente di Condifesa Lombardia Nord-Est, Giacomo Lussignoli ai soci riuniti in assemblea generale a Desenzano nella cornice di Cascina Capuzza -. In generale tutte le caratteristiche che caratterizzano l’attività del nostro
Consorzio hanno fatto registrare forti incrementi: la conferma di un lavoro intenso e capillare svolto negli anni per affermare la cultura imprenditoriale della protezione dei raccolti e del reddito aziendale tramite le polizze agevolate. Anche il nostro servizio di assistenza
tecnica sta continuando a crescere e rafforzarsi, grazie anche alle tante iniziative che portiamo avanti come i progetti di ricerca con Regione Lombardia o l’iniziativa Mais Domani lanciata in collaborazione con L’Informatore Agrario”.
Il quadro dell’annata, illustrato all’assemblea dal direttore Fernando Galvan, ha visto il Consorzio stringere accordi con 19 compagnie operative nel settore primario: in incremento anche i premi sottoscritti per un totale di circa 22,3 milioni (contro i 18 dell’esercizio precedente) mentre i risarcimenti che le compagnie hanno pagato sono stati pari al 128% dei premi incassati. Assicurate per il primo anno anche le api, con la prima polizza ad hoc realizzata in Italia proprio dal Condifesa bresciano: in totale il valore assicurato ha già superato la soglia del milione di euro, assestandosi per la precisione a 1, 1 milioni.
“Per il terzo anno consecutivo le compagnie hanno pagato più di quanto incassato – ha sottolineato Galvan – A riprova dell’efficienza di Condifesa nell’indirizzare il socio verso una scelta assicurativa che sia sinonimo di tranquillità”. Ad influenzare queste dinamiche sono sicuramente anche le mutate condizioni climatiche, ormai una realtà con la quale è inevitabile
fare i conti. “Direi che sotto certi versi, guardando per esempio al grave problema
della siccità con il quale si è aperto il 2022 le nostre polizze non sono mai state così attuali come ora – ha affermato il presidente Lussignoli -. Per altro la nuova Pac dal 2023 esalterà ancora di più questo ruolo di protezione dei raccolti dalle avversità atmosferiche,
in quanto è ormai evidente che di strumenti alternativi non ce ne sono: ormai la tutela del reddito degli agricoltori arriva da una ricerca funzionale di strumenti messi a disposizione dalle
assicurazioni in forma strutturale. Facile sotto questo profilo prevedere quindi un nuovo incremento in futuro”.
Un sistema nel quale tuttavia, avverte Lussignoli, non mancano alcune criticità. “Rimane alta la preoccupazione per il ritardo nei pagamenti di varie annate da parte dello Stato: Condifesa sotto questo profilo garantisce l’anticipo delle quote dovute ai soci, ma purtroppo non c’è mai una quadratura perfetta e siamo costretti ad anticipare anche più di un’annata soprattutto per quanto concerne le polizze zootecniche”.
Condifesa Lombardia Nord-Est promuove però anche la difesa attiva attraverso un Servizio Tecnico all’avanguardia, in grado di fornire alto valore aggiunto ai soci, sia tramite l’assistenza in campo che con i bollettini fitosanitari settimanali su mais, frutta e vite, che
insieme alla valorizzazione delle nuove tecnologie 4.0. ed alla promozione a tutto campo dell’agricoltura conservativa rappresentano ormai un punto di riferimento nella strategia per un’attività sempre più sostenibile.