ROMA – “Un plauso alla GdF che ha condotto una brillante operazione anti caporalato in Maremma. Da quanto apprendiamo è emerso che centinaia di lavoratori venivano sfruttati con paghe da fame, alloggi fatiscenti, minacce e aggressioni. Il caporalato continua ad essere una piaga sociale che devasta l’agricoltura e rinnega gli elementari diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.
Lo afferma Susanna Cenni, responsabile Politiche Agricole della segreteria del Pd.
“L’operazione – prosegue Cenni – ha fatto emergere violazioni e un contesto di illegalità anche nella indebita percezione dei fondi europei per l’agricoltura. L’ennesimo episodio che ci spinge ancora di più a chiedere la piena applicazione della legge sul caporalato, a partire dalla Rete del Lavoro agricolo di qualità, e a lavorare affinché la clausola sociale prevista nella nuova Pac diventi pratica diffusa. Inoltre, in un momento come questo, è necessario il pieno sostegno del Paese alle imprese agricole che stanno lavorando con onestà e fatica facendo i conti con costi energia. Filiere pulite, controllo delle pratiche sleali e valorizzazione del lavoro, diventino perciò un elemento distintivo dei nostri sistemi agricoli”.
LEGGI ANCHE
In Maremma centinaia di braccianti agricoli ‘in nero’ con paghe da 2,5 euro l’ora. Inchiesta GdF