BOLZANO – Contribuire concretamente alla tutela dell’ambiente, puntando su efficienza energetica e sostenibilità in agricoltura. È da questa premessa che ha preso il via il progetto ambizioso delle due giovani realtà italiane: inewa (https://www.inewa.it/) la nuova ESCo della rete europea Elevion Group che opera sul mercato italiano dei servizi energetici per aiutare partner e clienti a realizzare la propria transizione energetica e xFarm (https://xfarm.ag/) che ha sviluppato una piattaforma digitale per aiutare in modo semplice e efficace gli agricoltori in ogni fase della produzione. Le due aziende hanno infatti deciso di mettere a fattor comune le proprie risorse e competenze e digitalizzare progressivamente tutti i campi agricoli di inewa per promuovere concretamente una maggiore sostenibilità di tutto il ciclo produttivo ed efficientare le attività in campo.
È partito nel 2021 il progetto di digitalizzazione di 1.000 ettari di terreni agricoli di inewa con la tecnologia di xFarm che consente di monitorare con precisione una serie di parametri agronomici, sulla base dei quali ottimizzare il processo di produzione. Infatti, grazie a sensori tecnologicamente avanzati è possibile, ad esempio, rilevare l’umidità del terreno, l’utilizzo della risorsa idrica, riducendo conseguentemente gli interventi particolarmente impattanti dal punto di vista ambientale. I terreni coltivati sono dedicati a colture food destinate alla filiera alimentare e in seconda coltura alla produzione di sorgo e altre biomasse energetiche per alimentare gli impianti di inewa per la produzione di biogas e biometano.
“Abbiamo deciso di lavorare con xFarm per la digitalizzazione dei nostri campi perché crediamo che la transizione energetica sia una sfida che si può vincere facendo sistema e sviluppando sinergie e collaborazioni virtuose con realtà che condividono gli stessi obiettivi in termini di efficienza e sostenibilità – commenta Nikolaus Widmann, CEO di inewa. “La tecnologia applicata all’agricoltura ci permette di contribuire alla sostenibilità ambientale. Infatti, tramite i sistemi di supporto alle decisioni (DSS) e i nostri servizi per la digitalizzazione della filiera, forniamo agli agricoltori dei consigli pratici per sfruttare al meglio gli input agronomici. Questo permette di razionalizzare le risorse, nell’ottica di una agricoltura sempre più sostenibile” spiega Matteo Vanotti, Founder e CEO di xFarm.
Uno degli asset principali di inewa è la produzione di biogas e biometano, fonti di energia rinnovabile che giocano un ruolo decisivo per la transizione energetica, in Italia ma non solo. Il biogas e il biometano in quanto tali sono vettori energetici a zero emissioni nette, utilizzati per fornire ad aziende e industrie del territorio una fonte di energia rinnovabile e programmabile, da utilizzare per la produzione di energia o per l’autotrazione. Gli impianti di proprietà di inewa sono alimentati principalmente con biomasse residuali da scarti di produzioni agricole food, biomasse vegetali dedicate per scopi energetici e reflui zootecnici di scarto da allevamenti locali del settore lattiero-caseario.
In questo momento, inewa sta riconvertendo progressivamente i suoi impianti con l’obiettivo di arrivare a produrre 1.000 smc/h di biometano entro la fine del 2022, sufficiente a garantire la fornitura di gas per un anno a 11.000 famiglie (ipotizzando un consumo medio annuo di 770 smc). Il sistema di upgrading degli impianti consentirà di ricavare biometano dal biogas con un processo di depurazione delle impurità, dell’umidità e della CO2.
Ad oggi il biogas viene bruciato in un cogeneratore ad alto rendimento per produrre energia termica e elettrica a servizio dell’impianto e per l’immissione in rete. Una volta realizzato l’impianto di upgrading, il biometano prodotto verrà immesso nella rete di distribuzione nazionale del gas naturale. Entro il 2023 l’obiettivo è di arrivare a triplicare la produzione grazie alla stipula di partnership con altre aziende agricole per l’approvvigionamento di biomasse residuali e l’acquisizione e la realizzazione di nuovi impianti, per diventare uno dei principali produttori di biometano avanzato in Italia da destinare all’autotrazione e all’industria.