ROMA – Il proliferare della fauna selvatica e i problemi di ordine sanitario, economico e di sicurezza pubblica richiedono interventi strutturati e anche professionalità specifiche per la loro gestione. La questione è stata al centro dell’incontro tra il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e il presidente dell’Ente Produttori Selvaggina (EPS), Galdino Cartoni. Un’occasione di confronto, in particolare sulle priorità e le preoccupazioni relative al futuro della politica faunistico-venatoria nazionale, che ha rafforzato ulteriormente i rapporti già in essere tra le due organizzazioni.
Gli impegni reciproci tra Confagricoltura ed EPS si articolano in vari ambiti, ad iniziare da una migliore tutela delle produzioni agricole attraverso la definizione di un metodo di monitoraggio e una più attenta pianificazione e gestione delle consistenze della fauna selvatica, mettendo a disposizione gli operatori specializzati necessari per intervenire sul problema. E’ stata ribadita inoltre la necessità di creare le condizioni per l’avviamento di filiere corte per la commercializzazione delle carni di selvaggina e di rivolgere una rinnovata attenzione alle iniziative per la formazione degli operatori faunistico-venatori, figure indispensabili per la tutela del territorio agro-silvo-pastorale.
Nell’incontro è stato anche riaffermato il reciproco impegno a rappresentare le esigenze degli istituti faunistici privati e di assistere le imprese nella gestione faunistica e faunistico-venatoria. Sull’emergenza Peste Suina Africana, Confagricoltura e EPS sollecitano il Governo, le Regioni e i Comuni ad assumere con urgenza ogni iniziativa utile ad alleviare lo stato di sofferenza economica e gestionale in cui sono incolpevolmente precipitate le aziende agricole e gli istituti privati di gestione della fauna. A riguardo, le due organizzazioni si dichiarano fin d’ora disponibili a collaborare con le istituzioni per la migliore riuscita delle iniziative che si vorranno adottare.