BOLOGNA – Negli ultimi 20 anni, il miglioramento varietale ha contribuito per circa il 67% all’aumento delle rese delle colture. Secondo lo studio della società di ricerca HFFA Research*, l’innovazione vegetale ha così consentito un incremento produttivo di 53 milioni di tonnellate di cereali e di quasi 8 milioni di tonnellate di semi oleaginosi, riducendo la dipendenza dall’estero e, di conseguenza, la volatilità dei prezzi. Questi risultati non sarebbero stati raggiunti senza l’enorme variabilità delle piante esistenti in natura, patrimonio fondamentale per la ricerca genetica. A ricordarlo è Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, in occasione della Giornata Internazionale del Fascino delle Piante che si celebra mercoledì 18 maggio.
La Giornata Internazionale del Fascino delle Piante, giunta quest’anno alla sua sesta edizione, è promossa su scala globale dall’EPSO (European Plant Science Organization). Lo scopo della giornata, che ricorre ogni 18 maggio, è quello di avvicinare le persone all’affascinante mondo delle piante, oltre che a promuovere lo sviluppo della ricerca scientifica in questo settore. Per il 2022 sono oltre 200 le attività in programma in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi. “Oggi l’agricoltura è chiamata a confrontarsi con sfide complesse e ambiziose: dalla ripartenza dopo l’emergenza pandemica alla risposta ai cambiamenti climatici, dalla sostenibilità dei modelli di produzione fino alla necessità di aumentare la resilienza dei nostri sistemi agricoli. “In questo scenario, assume un ruolo ancor più rilevante la ricerca genetica che, fra i propri obiettivi, prevede la costituzione di piante più resistenti ai patogeni e agli stress ambientali” ha dichiarato Alberto Lipparini, direttore di Assosementi.
“Le aziende sementiere investono fino al 20 % del loro fatturato in ricerca. Grazie a questi investimenti e ai più recenti sviluppi tecnologici ci aspettiamo un rapido incremento delle informazioni sui meccanismi genetici che regolano il funzionamento delle piante. È però importante che chi si occupa di miglioramento varietale abbia a disposizione tutte le tecniche, incluse le più recenti NGTs (New Genomic Techniques), per permettere all’agricoltura di rispondere in modo rapido ed efficace alle sfide che la attendono” ha concluso Lipparini.
“Il valore economico, sociale e ambientale del breeding vegetale in Europa e per alcuni stati membri dell’UE”, 2021, condotto da HFFA Research. Lo studio completo è disponibile QUI.