BARI – Tavoli regionali settoriali per l’ortofrutta e investimenti in marketing territoriale per le ciliegie. In due incontri in Regione Puglia cui ha preso parte Confagricoltura Puglia si sono puntati i riflettori sull’ortofrutta e sul comparto cerasicolo pugliese.
Al termine degli incontri il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro e il presidente di settore Massimiliano del Core hanno sottolineato che “sull’ortofrutta, come Confagricoltura Puglia, in accordo con l’assessorato all’Agricoltura Donato Pentassuglia e al presidente della Quarta Commissione consiliare della Regione Puglia Francesco Paolicelli, stiamo spingendo per creare dei tavoli settoriali in modo da sfruttare al meglio i fondi a sostegno del settore, in particolare sulle ciliegie. Bisogna fare scelte strategiche con coinvolgimento del Psr, del Fondo di sviluppo e coesione e attivare la fase di trasformazione. I tavoli di settore sono la scelta più opportuna per andare nella direzione dell’innovazione e dell’aggregazione, garantire qualità e successo sui mercati. Servono dunque più misure strutturali per evitare di ricorrere in tutta fretta a quelle straordinarie”.
Un’attenzione particolare merita il settore cerasicolo. La Puglia su 25mila ettari produce il 37% del prodotto nazionale ma investe meno in promozione di realtà più piccole. Se ne è parlato sempre oggi in Regione Puglia in un altro incontro cui ha preso parte Confagricoltura Puglia. “La caduta dei prezzi era prevedibile – sottolineano Lazzàro e Del Core – perché le dinamiche sono le stesse dell’anno scorso e questo è dovuto a tanti fattori. È vero che gli impianti sono in gran parte desueti e la campagna si concentra in un solo mese ma il vero problema è la commercializzazione e la promozione del prodotto. Bisogna pensare alla valorizzazione delle produzioni. Abbiamo un’ottima filiera commerciale, ma una filiera di marketing praticamente inesistente. Come Confagricoltura Puglia siamo pronti a fare sistema con le altre regioni produttrici di ciliegie per valorizzare al massimo questo prodotto che è un indiscusso fiore all’occhiello dell’agricoltura italiana”.