ROMA – “Una sentenza che tutela le Dop Igp e i prodotti simbolo del nostro Made in Italy e che adesso può rappresentare un precedente per la difesa di altre denominazioni come l’Aceto Balsamico di Modena IGP per quanto riguarda l’uso della parola Balsamico”. Con queste parole il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, commenta la sentenza che sancisce che il termine “Grana” nei formaggi non è generico e può essere associato solo alla DOP “Grana Padano”.
Il tribunale di Venezia, Sezione Specializzata in materia di Impresa, in primo grado, ha infatti accolto il ricorso del Consorzio di Tutela del Grana Padano DOP contro la ditta Brazzale Spa. Secondo i giudici l’utilizzo del termine “Grana” – nelle comunicazioni rivolte a terzi, anche a mezzo web o social network, in relazione al formaggio “Gran Moravia” della azienda Brazzale Spa – costituisce violazione per illecita evocazione della DOP “Grana Padano”, nonché concorrenza sleale per scorrettezza professionale. Per questo è stata disposta la cessazione e rimozione del termine in tutta la comunicazione dell’azienda. “Bene che sia stato tutelato uno dei nostri prodotti di maggior successo fra i consumatori italiani e stranieri. Non è solo una importante vittoria del Consorzio di tutela Grana Padano Dop, ma di tutte le eccellenze dell’agroalimentare legate ai territori”, conclude il sottosegretario.