DONORATICO (LI) – In salute la Cooperativa Terre dell’Etruria: Il fatturato 2021 sale a 68 milioni di euro. La cooperativa ha messo in evidenza il buon lavoro svolto nel corso del 2021, ancora segnato dalla crisi pandemica.
Sabato 18 giugno si è svolta a Donoratico l’assemblea generale dei soci delegati della Cooperativa Terre dell’Etruria che rappresenta la più importante realtà del mondo agricolo toscano. Alla presenza di oltre 100 partecipanti, tra soci delegati e invitati, il tavolo dei relatori ha visto partecipi anche alcuni dei protagonisti del mondo della cooperazione, tra cui Cristian Maretti, presidente Legacoop agroalimentare nazionale, Roberto Negrini, presidente Legacoop Toscana, Simone Gamberini, direttore Coopfond, ed Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Importanti e significativi sono stati anche i contributi ed i saluti video dell’assessore regionale Stefania Saccardi e dell’europarlamentare Paolo De Castro.
Al 31 dicembre 2021 il bilancio di esercizio evidenzia una Cooperativa in crescita. Il conto economico è andato oltre i 68 milioni di euro di fatturato, registrando un aumento di circa 8 milioni di euro rispetto al 2020. Terre dell’Etruria ha rafforzato anche i risultati a livello patrimoniale, con immobilizzazioni per oltre 27 milioni di euro ed un patrimonio netto arrivato a quota 14.2 milioni di euro. Nello specifico i ricavi aziendali sono aumentati in tutte le divisioni, con il picco più rimarchevole nel settore cereali. A seguire si sono registrati ottimi risultati anche nel settore dell’ortofrutta, dei mezzi tecnici, della filiera olivicola e del vitivinicolo. Sono stati gestiti oltre 670 mila q.li di prodotto in conferimento, per un valore totale liquidato ai soci ed ai non soci di oltre 26,6 milioni di euro.
La base sociale è cresciuta di 324 unità, per un totale, al 31 dicembre 2021, di 3670 soci. Nell’esercizio sono stati spesati circa 3.5 milioni di euro per nuovi investimenti, manutenzioni ordinare e straordinarie, opere di ammodernamento e messa in sicurezza nei vari centri aziendali.
Sono oltre 200 i dipendenti (50% donne; 50% uomini), di cui 100 soci lavoratori. L’età media è scesa a 43 anni e dal 2017 sono stai trasformati 40 contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Nel 2021 la Cooperativa ha continuato a garantire la salute dei lavoratori rispetto al Covid attraverso un adeguato sistema di misure preventive.
A fare gli onori di casa è stato il presidente di Terre dell’Etruria Massimo Carlotti, riconfermato alla guida della Cooperativa per i prossimi 3 anni, il quale ha sottolineato come, nel corso del tempo, sia stata creata una realtà importante sotto il profilo economico e sociale: “Come cooperativa siamo riusciti a mantenere la rotta, pur con tutti i rallentamenti e le problematiche del caso. Lo abbiamo fatto grazie alla vicinanza di clienti e dei soci, ma anche all’impegno di tutti i lavoratori”. Ha poi aggiunto: “Stiamo vivendo in uno stato di incertezza e di preoccupazione per il futuro. Cosa ci aspetta dopo la guerra continua ad essere un rebus. Le nostre imprese associate hanno visto lievitare i costi di produzione e stanno cercando di rimanere a galla in un contesto economico sempre più complicato. La cooperazione, in questo momento, è essenziale per riuscire a guardare al futuro in maniera organizzata. È un appiglio, un punto fermo, al quale non si può rinunciare. La competitività delle nostre imprese cooperative è sempre più legata ad una dimensione organizzativa e commerciale, oltre che a progetti ad alta impronta ecologica. Siamo convinti che in futuro faremo la differenza e diventeremo un grande punto di riferimento per l’agricoltura toscana e non solo, senza mai dimenticare gli obiettivi mutualistici e sociali che stanno alla base della cooperativa stessa”.
L’impegno di Terre dell’Etruria ha ricevuto un plauso anche dal presidente della regione Toscana Eugenio Giani: “Il mondo della cooperazione”, ha specificato il presidente, “è un punto di riferimento per l’intero settore agricolo e non solo, consente di crescere, lavorare e progredire all’insegna della solidarietà. La Toscana e l’Emilia sono le regioni che hanno fatto della cooperazione un segno distintivo, un campo in cui riflettere la prosperità di una comunità. Il mondo dell’agricoltura ha davanti a sé, dopo situazione di crisi, delle grandi opportunità: se guardiamo a ciò che sta accedendo al grano, occorre essere consapevoli di quanto sia importante il nostro territorio nella commercializzazione di prodotti di base, nella capacità di valorizzare una produzione che diventa l’immagine dell’agricoltura italiana e toscana”.
Cristian Maretti, ai vertici di Legacoop Agroalimentare Nazionale, si è congratulato con tutti i soci e con il gruppo dirigente per il lavoro svolto nell’affrontare le problematiche contingenti e nel mettere le basi per i progetti futuri. “I percorsi fatti da Terre hanno costituito un elemento di successo. La Cooperativa ha investito nel miglioramento dei servizi ai soci, continua a lavorare su filiere cooperative sostenibili e a mantenere un’attenzione particolare alle nuove tendenze di consumo. È bello constatare l’ottimo rapporto con i soci e la forte motivazione che anima tutti i collaboratori”.
Alla sua voce si è aggiunta infine quella di Roberto Negrini, che ha sottolineato la “forte identità e l’ottima tenuta sociale” di Terre dell’Etruria. “Da parte nostra”, ha aggiunto, “c’è tutto l’impegno a condividere questo percorso ed oggi più che mai è necessario supportare la creazione di valore e sorvegliare sulla sua equa distribuzione. La cooperativa esiste se i soci sono parte attiva e se riescono ad ottenere un risultato per mandare avanti le loro attività. La cooperativa ha quindi un senso quando riesce a mantenere un forte peso economico e sociale. Terre dell’Etruria lo sta facendo”.