ROMA – Oggi il Direttore generale del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) Stefano Vaccari e la Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro hanno firmato l’accordo per restaurare la preziosa cinta muraria che circonda l’antico complesso di San Tommaso in Formis, all’interno di Villa Celimontana, dove ha sede legale il CREA, il più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare.
Il restauro, cofinanziato da CREA e Ministero della Cultura – Soprintendenza Speciale di Roma, riguarda un patrimonio storico architettonico di grande rilevanza per la città.
Il Complesso di san Tommaso in Formis, che va dalla cosiddetta Chiesa della Navicella – Santa Maria in Domnica – all’Arco di Dolabella e Silano, il più antico degli archi di trionfo romani, include capolavori come l’antico mosaico dell’Ordine dei Trinitari, porzioni dell’Acquedotto neroniano che portava acqua alla Domus aurea e due antichi portali di ingresso all’antico Ospedale – fondato alla fine del XII secolo da San Giovanni de Matha, fondatore dell’Ordine dei Trinitari – e al Monastero. Si tratta di una cinta muraria che assomma vestigia di quasi due millenni di storia e che, grazie all’accordo tra CREA e Soprintendenza di Roma, verrà messo in sicurezza e reso ancora più bello per la cittadinanza romana.
I lavori di restauro sono già stati avviati e si concluderanno entro quest’anno.