RIPALTA ARPINA (CR) – Promuovere la crescita dei territori e lo sviluppo delle opportunità formative e professionali per i giovani che saranno i protagonisti del settore agroalimentare di domani, grazie ad una serie di azioni che coinvolgono diversi comparti della filiera. TIMAC AGRO Italia, punto di riferimento nazionale per la nutrizione vegetale con stabilimenti a Ripalta Arpina (CR) e Barletta (BT), vuole contribuire concretamente all’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, con un impegno sempre crescente in relazione all’obiettivo 4, che ha come finalità quella di garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa, promuovendo opportunità di apprendimento continuo per tutti.
La filiale italiana di Groupe Roullier, in collaborazione con la Fondazione Intercultura, ha sostenuto borse di studio a copertura totale dei costi per viaggi-studio all’estero rivolti agli studenti degli istituti agrari italiani. Dalla Spagna al Galles, dall’Irlanda alla Danimarca: un’occasione per perfezionare le competenze linguistiche, aprirsi a nuove culture e sviluppare le soft skill utili a inserirsi con successo nel mondo del lavoro. I vincitori della borsa di studio Intercultura-TIMAC AGRO 2022 hanno condiviso i loro sogni e aspettative durante la recente cerimonia di premiazione, in vista della loro partenza prevista per la fine di giugno.
Come ad esempio Elia V., dell’istituto Munerati di Sant’Apollinare, Rovigo, che sogna di fare il ricercatore e ha le idee chiare su quali siano le problematiche da affrontare per il settore agricolo. “Pensiamo ad esempio alla siccità, un flagello che negli ultimi anni sta causando fenomeni di desertificazione e che rende alcune zone incoltivabili o all’eccessivo sfruttamento dei suoli che ci indurrà a ricorrere a nuove tecniche per aumentare la sostanza organica nei terreni”, ha dichiarato lo studente che andrà a Malaga.
Maddalena M., dell’istituto Ricasoli di Siena, invece, si dirigerà verso la Danimarca. Per lei, che un domani vorrebbe viaggiare in tutto il mondo per vendere vino italiano, “dovremo essere capaci di adattarci ai cambiamenti climatici e alle nuove esigenze del mercato ma sempre rispettando l’ambiente”.
Per TIMAC AGRO Italia contribuire alla formazione dei professionisti del settore agroalimentare comporta anche la responsabilità di proporre loro modelli avanzati, sostenibili ed efficienti di agricoltura, il modo migliore per coltivare la sensibilità e la cultura dei nuovi protagonisti della transizione ecologica. È per questo che nei giorni scorsi ha organizzato una giornata di formazione in campo, nell’ambito della collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), finalizzata a definire i servizi ecosistemici della produzione del riso in Italia.
Gli studenti della laurea magistrale in ‘Sustainable Food Innovation & Management’ hanno potuto visitare le risaie di alcune aziende agricole piemontesi gestite secondo avanzati principi di sostenibilità. La filiale di Groupe Roullier, inoltre, contribuisce a sostenere le borse di studio destinate a studenti italiani e internazionali meritevoli dell’Ateneo fondato nel 2004 dall’associazione Slow Food e presieduto da Carlo Petrini. Lo scorso 22 giugno presso l’Università, TIMAC AGRO Italia ha presenziato alla cerimonia di premiazione dei borsisti, assieme ad autorevoli esponenti del mondo accademico, imprenditoriale e istituzionale.
TIMAC AGRO Italia, infine, sostiene il progetto di ricerca per il corso di dottorato ‘Intelligenza Artificiale – Area Agrifood e Ambiente’ dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Una partnership nata dalla consapevolezza che, in un contesto di continua crescita demografica, della aumentata richiesta di input energetici e dei gravi risvolti ambientali, si è reso necessario un ammodernamento anche della concezione e delle pratiche di produzione agricola, con l’agricoltura 4.0 che ha mosso i suoi primi passi verso un processo di automatizzazione e ottimizzazione.
Inoltre, l’azienda finanzia due borse di studio, l’una per l’anno accademico 2022/2023, l’altra per il 2023/2024, a copertura integrale dei costi per l’iscrizione al corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari e Gestione di Filiera dell’Università Campus Bio-Medico.
L’impegno di TIMAC AGRO Italia in favore della ricerca e della formazione di qualità si sta concretizzando anche attraverso il finanziamento di due progetti di dottorato, presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Sono attualmente aperti i bandi per il corso di Dottorato in Biodiversità, Agricoltura e Ambiente ‘Induzione di resistenza per la protezione sostenibile delle piante’ e in Geoscienze ‘Recupero di nutrienti minerali da reflui urbani per la valorizzazione nell’industria dei fertilizzanti in un’ottica di una gestione territoriale sostenibile’.
Sempre in Puglia, oltreché con l’Ateneo barese, l’azienda collabora il CIHEAM – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari per la realizzazione del Master internazionale di I livello in ‘Open Innovation & Youth Entrepreneurship in the Mediterranean Agrifood Sector’, volto a formare la figura professionale dell’‘Innovation Manager’ nel settore agroalimentare.
Continui investimenti nella formazione e una profonda fiducia nel potenziale delle persone testimoniano l’impegno di TIMAC AGRO Italia in favore di una nuova concezione dell’agricoltura, capace di rispondere ai reali bisogni degli agricoltori italiani e valorizzata dall’entusiasmo e dalla creatività delle nuove generazioni.
“Siamo convinti che integrare la responsabilità sociale nella strategia d’impresa sia fondamentale per far coesistere il nostro modello di business con la nostra visione del mondo, sensibile ai cambiamenti epocali che stiamo vivendo, con una particolare attenzione per l’ambiente, l’integrità dei territori e del loro tessuto socioeconomico. Questo è il nostro contributo: un impulso verso importanti opportunità di innovazione e crescita sostenibile”. Ad affermarlo è Pierluigi Sassi, amministratore delegato di TIMAC AGRO Italia. Che aggiunge: “Crediamo nel merito e continueremo a investire sulle giovani generazioni. Sostenere le loro idee e il loro futuro professionale significa investire nei nuovi saperi che ci permetteranno di vincere le sfide dei prossimi anni”.