ROMA – Bererosa, la più grande manifestazione dedicata ai vini rosati d’Italia a cura di Cucina&Vini, torna a Roma con la sua undicesima edizione. Nella suggestiva atmosfera della splendida Villa Appia Antica, tra alberi secolari e rovine dell’Antica Roma, saranno presenti centinaia di prestigiose aziende con le loro migliori etichette rosé, sia ferme che mosse, per la gioia di tutti i numerosi appassionati che ogni popolano l’evento. L’intento di Cucina & Vini è quello di sensibilizzare il pubblico appassionato di vino, accompagnandolo verso un’analisi più attenta e ricercata nei confronti dei vini rosa, spesso non considerati ancora al livello di bianchi e rossi.
“Cominciammo in punta di piedi nel 2011 – racconta Francesco D’Agostino, direttore di Cucina & Vini – quando, dopo aver pubblicato due edizioni di Rosati d’Italia, guida dedicata ai migliori vini rosa del Paese, capimmo che non era ancora possibile parlare dei rosati come dei bianchi o dei rossi, ma era prima necessario farli conoscere e portarli al pubblico. A distanza di undici anni noi di Cucina & Vini possiamo dire di aver dato un contributo importante a questo settore, aumentando la consapevolezza e la sensibilità dei consumatori nei confronti del mondo rosa, che ha le stesse prerogative di ogni tipologia di vino in Italia”.
Come ogni anno, Bererosa si svolgerà con la formula del Walk Around Tasting, che permetterà al pubblico di degustare etichette di assoluto pregio passeggiando liberamente nell’incantevole Villa Appia Antica. Sarà inoltre possibile abbinare i vini rosa alla più che ampia offerta di street food presente a Bererosa; Bottega dell’Oliva Ascolana, Il Maritozzo Rosso, Menabó Vino e Cucina, Pizza&Mortazza sono solo alcuni dei protagonisti dell’offerta food della manifestazione. Un’occasione imperdibile per apprezzare l’incredibile versatilità di cui solo i grandi rosé sono dotati.
“Uno degli obiettivi principali di Bererosa – conclude D’Agostino – è sempre stato quello di far comprendere ad appassionati e operatori del comparto l’incredibile versatilità e le sfumature dei vini rosati, anche dopo qualche anno di affinamento. Sui vini rosa incombe, addirittura più che sui bianchi, la convinzione infondata che si debbano consumare nell’estate successiva alla vendemmia. Questo il tema sui cui ci impegneremo già nel prossimo futuro: durante l’estate troverete sul nostro sito web www.cucinaevini.it il resoconto dell’assaggio di rosati fermi delle precedenti vendemmie. Non solo, pubblicheremo anche i dati produttivi del vino rosa italiano relativi al 2021, oggi ancora in elaborazione”.