ROMA – «Un risultato questo, che sottolinea l’importanza della ricerca in agricoltura di precisione. Occorre dare al settore, pressato da sfide epocali, come quella imposta dai cambiamenti climatici, risposte urgenti e operative» così Paolo Menesatti, Direttore del centro di Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari commenta il prestigioso riconoscimento attribuito dalla rivista Electronics allo studio relativo al raffronto fra i sistemi di guida semi-automatica e quella manuale, applicati alle trattrici durante la semina del grano al quale ha partecipato anche il CREA.
Il paper, realizzato dal CREA Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari, insieme ai colleghi dell’Università degli Studi della Tuscia (DAFNE), nell’ambito della precision farming, ha dimostrato la maggiore efficienza e la maggiore capacità operativa della guida semi-automatica rispetto al sistema di guida convenzionale, permettendo di seminare quasi 2 ha in più al giorno.
Il lavoro, svolto nell’ambito del progetto AGRIDIGIT (sotto-progetto AGROFILIERE) finanziato dal MiPAAF, ha coinvolto i seguenti ricercatori del CREA Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari: Antonio Scarfone, Angelo Del Giudice, Enrico Santangelo, Francesco Latterini ed Alberto Assirelli.