MILANO – Gli effetti del cambiamento climatico sono ormai noti a tutti.
L’intensificarsi di fenomeni meteorologici estremi (gelate tardo primaverili e ondate di calore estive) stanno creando criticità anche in un settore che fino ad ora si era dimostrato maggiormente resiliente: quello vitivinicolo.
Settore strategico per l’Italia, che fino ad oggi sembrava risentire meno di altre colture anche degli effetti della scarsità idrica e che ora teme per la qualità di produzione delle uve a marchio italiano, famose in tutto il mondo, con un fatturato da 1,7 mld di euro in export solo per il primo trimestre 2022 (dati elaborati dall’Osservatorio di Unione Italiana Vini).
Ecco perché assume ancora più rilevanza lo studio di ricerca del progetto ADAM (ADAttamento al cambio climatico con irrigazione Multifunzionale per la viticoltura), cofinanziato da Regione Lombardia nell’ambito del “Bando per il finanziamento di progetti di ricerca in campo agricolo e forestale” che presenta i suoi risultati il prossimo 8 luglio presso il Relais Casina Ricchi di Cavriana in provincia di Mantova.
In tale occasione, gli studiosi a capo della ricerca proporranno una dimostrazione delle tecniche dell’irrigazione multifunzionale e degli strumenti di monitoraggio utilizzati nel progetto ADAM e nel progetto SOS-AP (SOluzioni Sostenibili per l’Agricoltura di Precisione in Lombardia: irrigazione e fertilizzazione rateo-variabile in maidicoltura e viticoltura) coordinato dalla Professoressa Arianna Facchi.
“Gli effetti della gestione multifunzionale dell’irrigazione vengono valutati sulla base di misure dei parametri fisiologici della vite sia con l’utilizzo di strumentazione tradizionale che di innovativi sensori ottici IoT, e sulla base di analisi delle rese e della qualità delle uve – racconta il Professor Claudio Gandolfi dell’Università Statale di Milano, Coordinatore del progetto ADAM – Un occhio di riguardo nelle nostre ricerche va sicuramente nella direzione della sostenibilità economica e ambientale. Ecco perché diventa fondamentale adottare pratiche irrigue innovative, in grado di garantire alle piante sia un’adeguata nutrizione idrica, sia un’efficace protezione dagli eccessi termici (gelate primaverili e ondate di calore estive), con un elevato livello di automatizzazione della gestione degli interventi”.
Questa gestione multifunzionale dell’irrigazione, che si è svolta in via sperimentale presso i vitigni di Chardonnay dell’azienda Ricchi dei fratelli Stefanoni, ha evidenziato come le pratiche suggerite consentono di produrre consistenti risparmi di volumi idrici e di nutrienti utilizzati e miglioramenti della qualità e quantità delle produzioni a beneficio dell’ambiente ma anche dell’economia aziendale.
Sul tema della siccità e delle problematiche ad essa connesse dal punto di vista agricolo che stanno riscontrando molte regioni del Nord Italia in questi mesi, il Professor Gandolfi è stato intervistato dal Wall Street Journal. L’intervista è disponibile al seguente link https://www.wsj.com/articles/italy-faces-worst-drought-in-decades-as-europe-feels-the-heat-11657014984?st=yi5k5tbh83glvra&reflink=desktopwebshare_permalink