ROMA – “Grazie a questo decreto mettiamo a disposizione risorse che aiuteranno a sostenere e promuovere l’iscrizione di nuove tradizioni e pratiche agro-alimentari e agro-silvo-pastorali nella Lista rappresentativa dei patrimoni immateriali dell’Unesco e salvaguardare gli elementi già iscritti”. Con queste parole il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, sen. Gian Marco Centinaio, commenta la pubblicazione del decreto direttoriale n.305202 che determina criteri e modalità per la concessione di contributi per la valorizzazione internazionale delle tradizioni e delle pratiche agro-alimentari e agro-silvo-pastorali quali patrimoni immateriali dell’umanità.
In base a quanto previsto nell’ultima legge di Bilancio e quanto stabilito dal decreto ministeriale n. 261602 dello scorso 10 giugno è previsto un fondo con una dotazione per il 2022 pari a 2 milioni di euro, di cui 1,3 milioni di euro per la salvaguardia degli elementi iscritti e 500.000 euro per il sostegno alle nuove candidature. “Da Nord a Sud, l’Italia non ha soltanto uno straordinario patrimonio artistico e innumerevoli bellezze paesaggistiche – ricorda il sottosegretario – ma anche tante tradizioni legate al settore primario da proteggere, riscoprire e valorizzare”. I progetti dovranno pervenire al Mipaaf entro il prossimo 5 settembre. “Questa misura evidenzia ancora una volta quanto il ministero sia attento al legame fra il Made in Italy agroalimentare e i territori. Una biodiversità culturale e colturale che contraddistingue il nostro paese nel mondo”, conclude Centinaio.