CUPRA MARITTIMA (AP) – Un incontro organizzato da quattro associazioni di categoria per fare chiarezza sulla corretta gestione dei materiali di risulta derivanti dalle attività di cura del verde, pubblico e privato, con indicazione delle norme, delle opportunità legate alla gestione sostenibile del verde e delle buone pratiche. “Ridurre i volumi per far crescere l’ambiente”, questo il titolo della conferenza, in programma il 22 luglio a Cupra Marittima (AP), nelle Marche, organizzata da Assofloro, Unagreen&Assogreen by Federacma, Confcommercio Mobilità e Coldiretti Marche, rivolta alle imprese che, nella quotidianità, si trovino a gestire residui vegetali come sfalci di erba e ramaglie o a commercializzare le macchine e le attrezzature necessarie a farlo. Interverranno rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni di categoria ed esperti del settore, che presenteranno esperienze e strumenti pratici, come la documentazione da utilizzare per la tracciabilità del materiale.
Diverse le domande che troveranno risposta nel corso dell’evento promosso da Federacma: come gestire correttamente il materiale? Quali sono le opportunità per le imprese del settore, agricole o artigiane, legate alla corretta interpretazione delle norme? Quali sono le buone pratiche e quali le macchine e le attrezzature che agevolano la gestione sostenibile del verde?
In sostanza, l’evento si pone l’obiettivo di spiegare cosa è cambiato nella gestione dei residui vegetali per le imprese agricole e per quelle artigiane in seguito al d.lgs. n. 116/2020, che ha creato un clima di incertezza, a causa di interpretazioni non corrette. E, grazie alla partecipazione di professionisti ciascuno competente nella propria materia di riferimento, lo farà sotto diversi punti di vista, da quello legislativo a quello pratico-operativo.
Al termine della conferenza si svolgeranno dimostrazioni in campo di biotriturazione e mulching, con prodotti delle aziende Husqvarna e Negri.
L’incontro nasce anche dalla volontà di fare rete: all’inizio dei lavori verrà infatti presentato l’accordo siglato tra Assofloro e Federacma per promuovere temi di interesse comune.
Nada Forbici, Presidente di Assofloro e Coordinatore della Consulta nazionale Florovivaismo Coldiretti, sottolinea come il percorso per arrivare al chiarimento del quadro legislativo relativo alla gestione delle risulte sia durato quasi un decennio, in cui sono stati apportati anche diversi aggiornamenti delle norme stesse.
«Le Regioni, che hanno competenza in materia di ambiente e rifiuti, stanno prendendo posizione – attraverso note ufficiali, rispetto a un tema importante per le aziende che si occupano di cura del verde. Si conferma e si consolida l’interpretazione che Assofloro e Coldiretti hanno dato da tempo: i residui vegetali, indipendentemente dal fatto che siano prodotti da aziende agricole o artigiane e che derivino dalla cura del verde pubblico o privato, possono essere considerati sottoprodotti ed essere utilizzati nelle pratiche agricole o valorizzati attraverso le varie filiere. Il dialogo costruttivo con le istituzioni e gli organi di controllo e tutela dell’ambiente è stato determinante fin da quando, circa 10 anni fa, abbiamo iniziato a occuparci di questo tema».
Secondo il Presidente di Federacma Andrea Borio «Conoscere le nuove normative vigenti e la loro corretta interpretazione è fondamentale anche per i dealer del settore garden. Si tratta di un’opportunità strategica e professionale importante che può aiutare ad anticipare il mercato e a costruire un valido confronto con i propri clienti. Prima di tutto permette di fare una scelta più consapevole sul proprio parco macchine, dando il dovuto spazio alle macchine per il mulching e per la biotriturazione, che permettono una riduzione dei volumi nella direzione prevista dal Green Deal. Ma non dimentichiamo le nuove opportunità di collaborazione professionale che si possono sviluppare grazie al migliore utilizzo delle nuove macchine per la cura del verde, vantaggiose tanto per i professionisti del verde, quanto per i dealer. La cura del prato effettuata con i robot, solo per fornire un esempio, invece di sostituire gli interventi del giardiniere, può essere vista come una forma differente di lavoro, gestita dal manutentore stesso, che avrà così modo di dedicarsi ad interventi più specifici e professionalmente importanti, lasciando che la tecnologia sia un supporto».
«Le oltre 8000 aziende che commercializzano macchine da giardino o per attività boschive-di cui solo un migliaio specializzate in modo esclusivo- sono da tempo impegnate in percorsi di riconoscimento e crescita della propria professionalizzazione, come la ricerca di forme di collaborazione sempre più strategiche con giardinieri, imprese agricole e artigiane, che operino per la cura del verde pubblico e privato» ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Mobilità Simonpaolo Buongiardino. Che ha poi aggiunto: «Confcommercio Mobilità, è vicina a questa grande rete che va formandosi di operatori commerciali del settore, ed intende offrire alle Federazioni associate il proprio supporto in termini di presenza e sostegno presso le istituzioni, per favorire il raggiungimento degli importanti obiettivi di formazione, informazione e crescita della redditività delle proprie aziende associate».
Durante la conferenza saranno anche presentati in anteprima i dati emersi da un’indagine svolta da Unagreen&Assogreen in collaborazione con Assofloro, rivolta ai professionisti del verde con lo scopo di comprendere le esigenze dei manutentori e sviluppare le potenzialità nell’offerta proposta dai dealer.
Nelle Marche ci sono circa 700 aziende agricole che si occupano di florovivaismo, arboricoltura o di gestione delle aree verdi. Se contiamo anche le aziende del settore servizi attive nella cura del paesaggio, compresi giardini, parchi e aiuole arriviamo a più di 1300 realtà che danno lavoro a oltre 2600 addetti. Senza contare tutte le realtà che si occupano, nella loro multifunzionalità, di potature del verde urbano per conto dei Comuni.
«Il florovivaismo è un comparto chiave del Made in Marche, specialmente nelle province di Ascoli e di Fermo, ma spesso ha subito penalizzanti interpretazioni delle normative di settore a cui abbiamo dovuto far fronte – evidenzia Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – Un esempio, durante le prime fasi del lockdown, solo grazie all’intervento di Coldiretti, i vivai hanno potuto continuare la loro attività di vendita avendoli fatti rientrare nell’elenco delle aziende che producevano beni di prima necessità. La stessa operazione di tutela e valorizzazione la compiamo oggi tramite la rivisitazione della normativa circa lo smaltimento dei residui vegetali, finalmente riconosciuti come sottoprodotto dell’agricoltura riutilizzabile come concimazione organica applicando a pieno i sani principi dell’economia circolare».
Si ricorda, infine, che la conferenza è organizzata con il Patrocinio della Società Italiana di Arboricoltura, dell’Associazione Arboricoltori e di Eima Green e con il sostegno di Comagarden e delle aziende Fercad, Negri e Ciriaci.
INFO PRATICHE
L’appuntamento è venerdì 22 Luglio, dalle 14.00, presso l’Agriturismo La Castelletta di Cupra Marittima (AP).
Partecipazione gratuita, con obbligo di iscrizione, attraverso questo link: https://bit.ly/3PfZwTF entro il 17/07/2022
Qui il flyer con il programma completo: https://bit.ly/3P8hdVw