SALERNO – “A cento anni dalla fondazione della bonifica integrale possiamo dire che l’Italia aveva già inventato l’idea di sostenibilità ambientale, oggi i Consorzi sono 4.0 e devono essere sostenuti dalle istituzioni e governati dal mondo agricolo perché diventino attori primari contro la siccità e i cambiamenti climatici, per prevenire il dissesto idrogeologico, produrre energia pulita, consolidare l’agroalimentare made in Italy: una multifunzionalità che deve essere necessariamente valorizzata anche dalle risorse stanziate dal Pnrr”. Lo ha detto il Segretario Generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, chiudendo oggi a Nocera Inferiore il convegno “Consorzi di Bonifica: sfide e opportunità per il territorio”.
“La sfida di oggi – ha detto la Prof.ssa Teresa Del Giudice, dell’Università di Napoli Federico II – è costruire una classe dirigente che sia veramente in grado di sostenere l’agricoltura irrigua come leva che unisce autosufficienza alimentare e sostenibilità, e i Consorzi sono essenziali per indirizzare il comparto primario verso questa direzione combattendo la siccità”.
In regione – è emerso dalla relazione di Bruno Ferraro, Segretario Generale Fai Cisl Campania – operano 11 Consorzi di bonifica e 2 di miglioramento fondiario, gestiscono opere di difesa con 19 impianti idrovori, quasi 13mila km di canali consortili, 7 dighe, 9 impianti di energia idroelettrica, 19 di fotovoltaica. Gli addetti sono circa 600, e con il proprio lavoro sostengono le 12500 aziende agricole della regione. I Consorzi campani, rispetto al Pnrr, hanno presentato 73 interventi di investimenti per un valore di circa 535 milioni. “Dobbiamo riformare l’ormai superata Legge Regionale del 2003 e sostenere un percorso di ricambio generazionale per ridare vitalità al settore”, ha detto Ferraro.
“Domani a Roma – ha annunciato la Segretaria nazionale della Fai Cisl Raffaella Buonaguro, che ha moderato l’incontro – svolgeremo gli attivi unitari per presentare a delegati e operatori la nuova proposta di piattaforma contrattuale: sarà l’occasione per negoziare nei prossimi mesi il nuovo contratto nazionale dei Consorzi di Bonifica con l’obiettivo di dare ai lavoratori e alle lavoratrici risposte importanti su salario, tutele, welfare, competenze, tutti fattori determinanti per rendere questa categoria centrale per gli obiettivi di transizione ecologica”.