LECCE – “Il catasto olivicolo adottato dalla Regione Puglia su proposta dell’Assessorato all’Agricoltura può essere utilizzato in modo assolutamente virtuoso se impiegato per velocizzare le pratiche di estirpazione degli olivi oramai morti”. È il commento del presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro e del presidente di Confagricoltura Lecce Maurizio Cezzi alla notizia dell’adozione del “Catasto olivicolo” delle aree colpite da Xylella Fastidiosa.
La banca dati costituita da foto-restituzioni degli olivi presenti nel territorio salentino (anche colpiti da Xylella), realizzate sulla base delle ortofoto delle annualità 2013, 2016 e 2019 potrebbe dunque favorire un iter che permetta estirpazioni dei ceppi privi di vita senza dover attendere l’ultimazione delle istruttorie delle domande di reimpianto olivi zona infetta (art. 6). Il progetto di rigenerazione dell’agricoltura e del paesaggio dei territori colpiti passa attraverso lo snellimento e la velocizzazione delle procedure da parte degli enti.
“Da tempo sosteniamo che permettere l’espianto di quegli olivi oramai morti non solo favorirebbe il rimpianto di varietà resistenti alla Xylella fastidiosa ma porterebbe anche dei benefici alla prevenzione degli incendi che stanno martoriando il territorio leccese in questi mesi. Da maggio ad oggi – concludono – sono andati in fiamme decine di ettari di territorio agricolo Salentino. E molti di questi terreni colpiti dalle fiamme si trovano nei pressi di centri abitati”.
In circa 9 anni dalla prima segnalazione ufficiale di focolai (ottobre del 2013 a Gallipoli e Alezio) la Xylella nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto ha colpito circa 150mila ettari di oliveti e causato la perdita di 33mila posti di lavoro.