VENEZIA – Sono ancora pallide le “mele di Biancaneve”, vale a dire i frutti rossi che caratterizzano le varietà Gala estive.
Il grande caldo e la siccità hanno infatti rallentato la tipica colorazione dei frutti, che proprio per questo nel Veronese verranno raccolte con una settimana di ritardo rispetto al tabellino di marcia.
“Inizieremo probabilmente verso il 9 o 10 agosto – spiega Francesca Aldegheri, presidente del settore frutticolo di Confagricoltura Veneto -. Al momento le mele sono pallide, con un accenno di colore. Con le temperature che ci sono state, e senza la solita escursione termica notturna, faticano a prendere colore e il rischio è anche che questo caldo rischi di “cuocerle”. Soprattutto negli impianti molto esposti al sole, e non riparati dalla rete antigrandine, i frutti stanno ingiallendo e sarà difficile che prendano il caratteristico color rosso brillante. Servirebbe un po’ di fresco perché le piante sono stressate e sono come noi esseri umani: la mancanza cronica d’acqua e il caldo hanno riflessi sulla salute della pianta. Anche i calibri sono, in media, più piccoli rispetto a quelli degli anni passati. La qualità, invece, è ottima: i frutti sono succosi e zuccherini. Speriamo che il meteo ci dia una mano, perché il colore è importante per rendere le meli più appetibili dal punto di vista commerciale”.
La speranza è che il mercato premi comunque il prodotto, che negli anni passati aveva riscosso un buon gradimento con i nuovi cloni come il Bacaj rosso, il Red Devil, il Red Gala e il Devil Gala. Nuovi gruppi varietali, dal colore vivo, che piacciono molto ai consumatori ed erano riusciti a spuntare un buon prezzo sul mercato. Il timore è che, a causa del ritardo della raccolta, si subisca maggiormente la concorrenza dei Paesi competitor. “Dopo il 20 agosto arriveranno le mele polacche, dove c’è più fresco ed è previsto un bel raccolto – avverte Piero Spellini, frutticoltore di Villafranca -. Poi arriveranno le mele della Repubblica Ceca e verso il 20 agosto entrerà in campo anche l’Alto Adige. Speriamo di approfittare della finestra di quei dieci giorni per vendere bene il nostro prodotto estivo, in attesa dell’arrivo delle Golden e le Stark, attese per la prima decade di settembre”.
Secondo i dati di Veneto Agricoltura in regione risulta in diminuzione sia la superficie totale a meleto (5.994 ettari, -1,4%), che quella già in produzione (5.832 ettari, -1,3%). Di quella già in produzione, il 76% della superficie si concentra a Verona (4.422 ettari, -2,2%); seguono le province di Padova (405 ettari, +2,5%) e Rovigo (400 ettari, +1,0%) in lieve crescita.