ROMA – Si è tenuto ieri presso il Ministero del Lavoro l’atteso incontro, sollecitato dalle parti sociali del settore, per la definizione delle norme attuative della Cisoa pesca, al fine di rendere efficace e realmente utile a lavoratori e imprese questo ammortizzatore sociale che è stato esteso al comparto con l’ultima legge di bilancio.
“Questo Decreto introduce nuove misure di contrasto al fenomeno illecito con l’obiettivo di tutelare la risorsa ittica ed i pescatori onesti, che costituiscono l’assoluta maggioranza e che sono i primi ad essere danneggiati da coloro che, attraverso artifizi, stratagemmi e l’uso di attrezzi illeciti, depauperano la risorsa ed alimentano il mercato del prodotto ittico non legale”. Ha affermato il Sottosegretario del Mipaaf, Francesco Battistoni. ““Per molti anni, l’uso delle reti da posta derivanti illegali ha rappresentato una forte criticità per l’Italia, al punto da determinare l’apertura di una procedura d’infrazione nei confronti dello Stato italiano, che si è chiusa positivamente solo nel 2014, dopo anni di intensa attività di prevenzione e contrasto – ricorda il Senatore –. A distanza di qualche anno, si era reso necessario innovare quelle misure tecniche, nate con l’obiettivo di prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, al fine di fornire agli organi preposti al controllo, ed in particolare alle donne ed agli uomini delle Capitanerie di porto, strumenti di contrasto più innovativi ed efficaci”, ha concluso.
Alleanza Cooperative Pesca, Coldiretti Impresapesca, Federpesca e Fai Flai e Uila Pesca ringraziano la Sottosegretaria al Lavoro, Tiziana Nisini, che ha presieduto l’incontro, il Sottosegretario Francesco Battistoni, nonché i Ministri Andrea Orlando e Stefano Patuanelli che, attraverso i loro uffici tecnici e unitamente all’INPS, hanno illustrato i contenuti del decreto attuativo che accoglie molte delle istanze avanzate.
“Finalmente, dopo mesi di confronto, queste risposte sono un primo passo importante sulla strada del riconoscimento della dignità delle imprese e dei lavoratori della pesca, anche per l’inclusione, tra i beneficiari, di figure professionali finora escluse da misure di sostegno al reddito. È una giornata importante per la pesca italiana, abbiamo dimostrato che la sinergia di intenti e lo spirito unitario del Sistema di rappresentanza nell’interlocuzione con le istituzioni possono far evolvere il comparto sul piano dei diritti e delle tutele”.
Il tavolo ha condiviso la necessità di aggiornarsi a settembre per stabilire anche gli aspetti applicativi e operativi del decreto, cercando di risolvere i nodi critici evidenziati, al fine di consentire l’accesso immediato ai benefici di legge.
“È un primo passo importante che in futuro auspichiamo possa portare alla definizione di un Ammortizzatore unico di riferimento a cui ricondurre tutte le diverse misure attualmente previste per il fermo obbligatorio e non obbligatorio.
“Ora chiediamo che il decreto venga pubblicato tempestivamente, in modo da poter assicurare la necessaria continuità di reddito e la tutela occupazionale di cui il settore ha bisogno, soprattutto in questo periodo di forte crisi.
“La pesca italiana rappresenta una risorsa preziosa per il nostro Paese, un tratto distintivo del nostro Made in Italy e ci auguriamo che il prossimo parlamento e il governo che ne scaturirà ne riconoscano ulteriormente il valore, mettendo la pesca e le politiche del mare al centro della propria azione politica nazionale ed europea”.