ROMA – Rispetto alle misure varate nella giornata di ieri dal Governo, attraverso la ratifica del DL Aiuti Bis (leggi qui la notizia), ecco la reazione delle principali associazioni di categoria.
Da Confagricoltura arriva un generale apprezzamento per le misure relative al contenimento dei costi energetici inseriti nel DL “Aiuti Bis”, insieme a quelle riguardanti l’emergenza siccità e la riduzione del cuneo fiscale. Gli interventi, tuttavia, non sono sufficienti a rispondere alle esigenze delle imprese, vista l’attuale congiuntura. E’ questo il commento a caldo della Confederazione al decreto legge licenziato in queste ore dal Consiglio dei Ministri. In attesa del testo definitivo, da una prima analisi emerge che, per l’emergenza siccità, il Decreto legge prevede un sostegno alle aziende agricole danneggiate dalla carenza idrica con un incremento di 200 milioni alla dotazione per gli indennizzi. Per Confagricoltura la misura è un primo segnale, al quale, tuttavia, dovrà necessariamente seguire una pianificazione per affrontare in modo strutturato l’emergenza siccità sul territorio nazionale. Apprezzabile la riattivazione del credito d’imposta del 20% sull’acquisto del carburante agricolo per il terzo trimestre 2022, previsto attualmente soltanto per il primo. Ad avviso di Confagricoltura, si è tuttavia persa l’occasione per estendere la misura anche al secondo trimestre, quando le lavorazioni agricole sono a pieno regime.
Per la CIA – Agricoltori Italiani il risultato è da ascrivere all’incessante azione di stimolo dell’associazione nei confronti delle istituzioni e potrà rappresentare una boccata d’ossigeno per tutte le aziende agricole, a parziale compensazione dei maggiori oneri energetici causati dalle ripercussioni della guerra in Ucraina. La proroga del tax credit ha dimostrato che il settore primario è in cima alle priorità del Governo e riveste un ruolo di primaria importanza per la crescita economica del Paese. Cia ringrazia il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro Stefano Patuanelli per questo indispensabile sostegno agli agricoltori, in un momento in cui il prezzo del gasolio è arrivato a 1,60 euro al litro, mettendo in pericolo la sostenibilità economica delle aziende nei mesi più critici per il settore primario, fra raccolti, trebbiature, nel drammatico contesto segnato dall’eccezionale siccità del 2022.
Anche Fai-Cisl si dice soddisfatta. “Auspichiamo siano ricompresi, come avevamo richiesto, anche gli stagionali che non hanno raggiunto le 50 giornate di lavoro”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale della Fai-Cisl Onofrio Rota commentando quanto emerso dal Consiglio dei Ministri di ieri. “Ringraziamo Luigi Sbarra e la segreteria nazionale della Cisl – prosegue il sindacalista – per aver sostenuto, anche in sede di audizione con il Governo, questa nostra battaglia a tutela dei lavoratori agricoli più fragili. Una platea di 300 mila lavoratrici e lavoratori che non avendo raggiunto le 50 giornate di lavoro lo scorso anno non hanno neanche accesso alla disoccupazione agricola: a maggior ragione, è importante che anche loro siano inclusi in un provvedimento che mira ad alleviare, seppur in modo non esaustivo, il peso del carovita che sta gravando sulle famiglie. Continueremo a monitorare i singoli provvedimenti e a coltivare il confronto affinché le risorse stanziate vadano in questa direzione”.