ROMA – “Apprendiamo con soddisfazione dalla Regione Lazio la volontà di procedere con l’anticipazione delle misure a superficie anche per la campagna 2022. Un intervento fortemente sollecitato dalla nostra federazione”.
Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri. “L’auspicio – aggiunge – è che i fondi siano stanziati il prima possibile. Le nostre aziende agricole versano in una situazione di grande difficoltà, che ormai perdura ininterrottamente dal 2020 con la pandemia e tutto ciò che ne consegue, ma continua a peggiorare con le ripercussioni del conflitto in Ucraina, l’aumento dei costi delle materie prime e ora anche con la siccità”.
Solo nel 2022 sono state presentate complessivamente 18.478 domande di sostegno in risposta ai bandi pubblici per le misure a superficie del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio, sia tra quelle che hanno confermato impegni relativi ad annualità precedenti, che quelle relative al primo anno di spesa.
Dalla Regione Lazio era stata consentita infatti la presentazione delle domande di sostegno per il primo anno, oltre a quelle per la conferma degli impegni precedenti, relative alla biodoversità vegetale – misura 10.1.8, all’agricoltura biologica – misura 11, e alle indennità per le zone montane, misura 13.
L’intenzione confermata dall’Assessorato Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo e comunicata dalla Regione Lazio, è quella di concedere l’anticipazione per le misure a superficie/capo anche per la campagna 2022, “attuando le strategie necessarie al fine di soddisfare tutte le richieste ammissibili pervenute – fanno sapere dalla Pisana – prevedendo la concessione dell’entità massima dell’anticipazione consentita, che laddove confermata dal regolamento europeo sarà pari a un totale di oltre 74 milioni di euro”.
Una richiesta avanzata alla Regione da Coldiretti Lazio per consentire alle aziende agricole di usufruire di un aiuto concreto. “Un sostegno fondamentale in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo. Fondi che devono essere stanziati con la massima urgenza”, conclude Granieri.