AREZZO – Dopo un titolo nazionale nei mesi scorsi, si è laureato anche campione di Toscana. Si chiama Maverick ed è lui il toro chianino più bello che ci sia.
“Ha vinto per la bellezza e per i caratteri funzionali” ci spiega il proprietario. Il titolo alla 12esima edizione della mostra regionale di bovini di razza chianina, che si è svolta alla 90esima Fiera della Zootecnia, storica manifestazione nell’area fieristica de La California a Bibbona (Li)
In passerella, i maschi del gigante bianco di età compresa tra i 24 e i 36 mesi provenienti dall’areale di produzione.
Tra di loro l’esemplare nato 25 mesi – che oggi pesa 1.025 kg – fa alla Fattoria Luchetti (Collazzone – Pg) e poi cresciuto al Centro genetico Anabic (Perugia) da dove è stato acquistato dall’allevatore Fulvio Bottai, che lo ha fatto crescere al Podere Il Poggiolo a Civitella della Chiana (Ar), dove si allevano 22 fattrici di Chianina e il toro campione. Con le sue caratteristiche, ha letteralmente conquistato la giuria, guadagnando la coppa che l’allevatore sfoggia con orgoglio, dice Bottai allevatore iscritto alla Cia Arezzo e all’Associazione allevatori aretini.
“E’ una soddisfazione enorme – dice – che voglio condividere con tutti. Dietro a questo risultato c’è tanto lavoro e tanto sacrificio: abbiamo fatto un figurone e Maverick è campione della sua categoria”.
“Siamo fieri dei risultati raggiunti dalle nostre imprese – sottolinea la presidente della Cia Arezzo Serena Stefani – che, in ogni occasione, sanno dimostrare professionalità e passione. La zootecnia sta attraversando un momento difficile e i sostegni messi a disposizione dal governo per garantire la sopravvivenza del settore, duramente colpito dall’aumento dei costi delle materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina, con l’obiettivo di favorire metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, del clima e del benessere animale, non sono ancora sufficienti”. Inoltre “dobbiamo inoltre lavorare per difendere la qualità e le caratteristiche dei nostri capi, con attività rivolte sia agli allevatori che ai consumatori”.
E spiega il direttore Cia aretina Massimiliano Dindalini, ricordando la qualità raggiunta dagli allevamenti del territorio: “In provincia di Arezzo si alleva più del 14 per cento dei capi bovini presenti nelle stalle toscane. Il nostro territorio infatti occupa il terzo posto nella hit regionale, costruito soprattutto sul valore dei bovini da carne. La chianina con i suoi oltre 5.600 capi, è la razza più diffusa: un capitale che deve essere preservato e valorizzato. Da anni la nostra organizzazione è impegnata per migliorare e rendere la zootecnia sempre più sostenibile, attraverso la gestione degli allevamenti basata sul benessere animale e sulla riduzione dell’uso di antibiotici; con programmi di selezione genetica, con l’adozione delle nuove possibilità offerte dalla genomica, all’alimentazione su misura e di precisione” ha concluso.