GROSSETO – Se nel 2020 per coltivare un ettaro di cereali in Maremma servivano 878 euro, nel 2022 ce ne vogliono 1.402, con un aumento dei costi del 60%.
Insomma l’aumento vertiginoso dei costi di produzione in agricoltura, che da mesi stiamo raccontando, è tangibile, sulle spalle degli agricoltori italiani.
Ad evidenziarlo è Claudio Capecchi, cerealicoltore e presidente di Cia Grosseto (ma anche vicepresidente Cia Toscana) che fatture alla mano – tutte da noi visionate – ci mostra come l’aumento dei costi di produzione sia una triste realtà per le aziende agricole, in questo caso per chi produce grano in una terra vocata come la Maremma.
“Per quanto riguarda i cereali, il confronto con le precedenti annate è impietoso – sottolinea Claudio Capecchi – mentre il prezzo del grano è in picchiata, i costi energetici e di produzione sono alle stelle”.
“Basti pensare che per il costo dell’aratura ad ettaro, nel 2021, era di 150 euro oggi di 180; il concime per la semina (qli. 2,8 a ettaro) è passato da 154 euro nel 2020 a 308 quest’anno; il seme da 154 euro a 280; gli azotati da 100 euro (2020) a 240, mentre il costo della trebbiatura di un ettaro di grano è passato da 110 euro a 140 euro (2022)”.
Ed il costo del gasolio agricolo, da un anno al successivo, è passato da 0,715 a 1,385 (+94!).
Tutto mentre ci sono state speculazioni sul prezzo del grano a livello internazionale e con la siccità con cui hanno fatto i conti gli agricoltori toscani” conclude l’agricoltore grossetano.
Calcolo di coltivazione di 1 ettaro di cerali (anni 2020 – 2021 – 2022)
FATTURE GASOLIO 2021 E 2022
LEGGI LA RUBRICA SEMINATIVI