ROMA – Etichettatura, revisione della direttiva sulle emissioni industriali e del regolamento sull’uso dei prodotti fitosanitari al centro del Consiglio Agrifish Etichettatura, revisione delle emissioni industriali, grandi carnivori, pesca e fitofarmaci. Questi alcuni dei temi al centro del Consiglio Agrifish tenutosi oggi a Bruxelles, sotto la presidenza di turno Ceca, cui ha preso parte il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli.
Il tema dell’etichettatura, in particolare gli elementi relativi all’origine e alla scadenza del prodotto e le sue componenti nutrizionali nell’etichetta fronte pacco, è stato al centro della colazione di lavoro del Consiglio Ue. Il responsabile del Mipaaf, Patuanelli ha confermato il no dell’Italia al Nutriscore e la necessità di difendere il diritto dei consumatori europei ad avere informazioni e non condizionamenti e di non cercare di omologarsi a modelli basati su processi industriali dannosi sia per la salute che per l’ambiente. In merito alla revisione della Direttiva sulle emissioni industriali (IED), il Ministro ha definito un errore concettuale equiparare il settore zootecnico a quello industriale e ha sottolineato la necessità di intervenire non attraverso adempimenti burocratici ma con strumenti incentivanti alla transizione ecologica.
Nella sessione pomeridiana del Consiglio, alla presenza del Commissario Wojciechowski, è stata richiesta ai ministri un’ulteriore valutazione di impatto della proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR). Il Ministro Patuanelli ha condiviso la necessità di portare a termine una nuova valutazione di impatto sulle produzioni europee e sulla sicurezza alimentare dell’Unione, per evitare che una transizione ecologica “non sostenibile” si possa trasformare in un ulteriore elemento di perturbazione del mercato.
Nel corso del Consiglio è stata poi affrontata la questione della salvaguardia dello stock di anguilla europea, in particolare il rafforzamento della lotta alla pesca illegale e al commercio illegale e l’impatto dei cambiamenti climatici. Infine per quanto riguarda la questione dei grandi carnivori, il Ministro ha condiviso la necessità di realizzare al più presto un monitoraggio indipendente in grado di prendere a riferimento aree geografiche ben al di là dei confini nazionali e ha indicato, a fianco dell’attivazione degli strumenti offerti dalla PAC, la necessità di poter contare anche su dotazioni finanziarie aggiuntive soprattutto per poter risarcire gli allevatori danneggiati.