MILANO – “Vogliamo che le nuove generazioni sappiano da dove arriviamo: la terra, i nostri prodotti, i territori. Non possiamo pensare che le scelte alimentari siano condizionate da un sistema di etichettatura anomala e semplificatrice che ha dietro un ragionamento banale. Tutto fa bene e tutto fa male, dipende dalle quantità che consumiamo. L’Italia deve andare nella direzione che ci sta chiedendo il settore, così che il nostro paese possa andare anche in Europa a testa alta e far capire perché il Nutriscore è sbagliato. Per fare questo bisogna strutturare un ministero diverso, un ministero dell’agroalimentare che permetta non solo al settore agricolo, ma all’intera filiera, di andare con la giusta voce a spiegare agli altri paesi le nostre ragioni e fare gioco di squadra in Ue, anche insieme alle associazioni di categoria”.
Lo ha detto il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, sen. Gian Marco Centinaio, intervenendo al Villaggio Coldiretti a Milano.
“Il castello del Nutriscore sta già crollando, tanto che il suo ideatore è sempre più nervoso e accusa l’Italia di fare lobby – ha aggiunto – . L’Italia non fa lobby, sta tutelando la Dieta Mediterranea che è patrimonio dell’umanità. In Europa – ha ricordato il sottosegretario – abbiamo portato la questione dell’etichettatura d’origine chiedendo di indicare la provenienza. Ci hanno risposto che si rischiava di inquinare il mercato. Con l’etichettatura a semaforo il mercato non si inquina, si distrugge”, ha concluso Centinaio.
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